Non paga l'Irap l'avvocato che opera presso più sedi
Per la Cassazione, la circostanza che l'avvocato operi presso più sedi non è indice di per sé dell'esistenza di autonoma organizzazione, che comunque va valutata dal giudice di merito
Il fatto che l'avvocato abbia la disponibilità di un secondo studio legale (peraltro con impiego "assai limitato") o della collaborazione di un altro collega, non è indice di per sé dell'esistenza di autonoma organizzazione che giustifica l'applicazione dell'Irap. Il tutto però è oggetto dell'accertamento del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità. È quanto si ricava dall'ordinanza n. 23487/2023 della sezione tributaria della Cassazione chiamata a pronunciarsi sul ricorso dell'Agenzia...