Ocf: «Bene convenzione Ministero-Entrate su beni da pignorare»
Per l'Organismo congressuale forense sarebbe opportuno sottoscrivere analoga convenzione con gli enti previdenziali
Una Convenzione tra il Ministero della Giustizia e l'Agenzia delle Entrate consentirà agli Ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell'Amministrazione finanziaria e rendere più agevole la ricerca telematica dei beni da pignorare.
L'Organismo Congressuale Forense ha espresso "grande soddisfazione per la sottoscrizione" e, con una nota, ha ricordato che, con propria delibera del 25 marzo 2023, aveva chiesto al Governo di affrontare la questione in via di urgenza. In particolare, "dando maggiore impulso agli interventi normativi ed amministrativi idonei alla piena attuazione del disposto dell'art. 492 bis codice procedura civile, e, dunque, aveva chiesto di assicurare il collegamento diretto con le banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, con l'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziari, e con quelle degli enti previdenziali".
L'organismo politico della avvocatura aveva lamentato come fosse necessario l'intervento per evitare ritardi ed inerzie di sicuro danno per le procedure di recupero del credito con conseguente lentezza o, peggio, inefficacia delle procedure esecutive, che generava, così, un ulteriore vulnus all'efficienza della Giustizia a danno del creditore, ovvero di colui che è stato già riconosciuto meritevole di tutela, contraddicendo con un rallentamento delle procedure esecutive gli intenti di riduzione dei tempi del processo, finalità dichiarata della riforma del codice di procedura civile.
Con la convenzione gli ufficiali giudiziari potranno acquisire dalla Agenzia delle Entrate tutte le informazioni utili a individuare i beni da sottoporre a esecuzione, ad istanza da parte di un creditore in possesso di un titolo esecutivo e del precetto o a seguito di specifica autorizzazione del presidente del Tribunale o di un giudice da lui delegato.
L'Organismo Congressuale Forense auspica, infine, che si proceda quanto prima alla sottoscrizione di analoga convenzione con gli enti previdenziali, o comunque alla adozione di strumenti che portino allo stesso risultato.