Processo amministrativo, il certificato Sogei di errore di consegna di un file fa fede fino a querela di falso
«Il termine breve per la proposizione dell'appello decorre dal momento in cui è avvenuto il completamento della ‘consegna' della posta elettronica certificata al destinatario». E poi «alla Sogei è riconducibile l'esercizio di una pubblica funzione di certificazione quanto ai procedimenti alla stessa gestiti, con l'ulteriore conseguenza che le certificazioni – quale quella attinente l'attestazione del procedimento di consegna della sentenza notificata dalla parte vincitrice in primo grado nella posta certificata della Avvocatura dello Stato – risultano assistite dalla particolare fede di cui all'art. 2700 c.c.; ne consegue che il certificato rilasciato dalla Sogei in ordine all'errore di consegna di un file può essere contestato solo con querela di falso». Sono questi i principi espressi dal Consiglio di Stato con la sentenza 18 ottobre 2018 n. 5970.
In particolare la sezione III di palazzo Spada ha chiarito che se da un lato, la Sogei ha natura pubblicistica (in quanto in house rispetto al ministero dell'Economia e delle Finanze), non può stabilirsi un rapporto di identificazione interorganica con un altro soggetto quale l'Avvocatura dello Stato, rispetto alla quale essa mantiene la propria autonomia. Si tratta di un modello organizzativo riconducibile alle così dette ‘quasi amministrazioni', in virtù di quegli indici individuati dalla legge medesima in termini di istituzione, partecipazione e controllo, interpretabili nel senso della ‘strumentalità' e ‘funzionalizzazione', quindi ‘pubblicità', ed alle quali sono affidati compiti pubblici se non funzioni pubbliche in senso proprio.
Consiglio di Stato – Sezione III – Sentenza 18 ottobre 2018 n. 5970