Civile

Recupero crediti avvocati, entro il 25 luglio gli emendamenti al Ddl taglia spese di giustizia

La novità è prevista dal Ddl del senatore Alberto Blaboni (FdI), Presidente Commissione Affari Costituzionali

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di Francesco Machina Grifeo

È stato fissato al 25 luglio il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 567, di iniziativa dei senatori Balboni e altri, che si propone di estendere il regime delle spese di giustizia previsto per le controversie individuali di lavoro ai procedimenti di recupero di crediti – non superiori a 5.000 euro - riguardanti compensi o rimborsi derivanti dall'esercizio di una libera professione organizzata in ordine o collegio. Si aggiorna dunque a quella data la discussione del provvedimento in corso in prima lettura presso la Commissione giustizia del Senato.

Il testo si compone di un solo articolo che modifica in più punti il TU spese di giustizia (Dpr 30 maggio 2002, n. 115). Nel dettaglio, chiarisce una nota dell'Ufficio studi del Senato, la lettera a) del comma 1 modifica il comma 1-bis dell'articolo 9 del TU spese di giustizia, per estendere il regime agevolato anche alle controversie relative al recupero crediti professionali fino a 5.000 euro.

La lettera b) del comma 1 dell'articolo unico modifica anche l'articolo 13, comma 3 del TU spese di giustizia, inserendo fra le controversie per le quali è previsto una riduzione della metà del contributo unificato anche quelle aventi ad oggetto il recupero di crediti non superiori a 5.000 euro riguardanti compensi, con accessori di legge, o rimborsi derivanti dall'esercizio di una libera professione organizzata in ordine o collegio.

Da ultimo il comma 2 dell'articolo 1 modifica l'articolo unico della legge n. 319 del 1958, estendendo anche agli atti, ai documenti e ai provvedimenti relativi alle cause per controversie aventi ad oggetto il recupero di crediti professionali non superiori a 5.000 euro, l'esonero da ogni spesa e tassa.

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