Civile

Sostegno al settore turistico, i requisiti per ottenere le agevolazioni

Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto, credito d'imposta, concessione di garanzie e finanziamenti agevolati per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale

di Jean-Paul Baroni, Alessia D'Amico*

In seguito all'insorgenza dell'epidemia mondiale da Covid-19, il settore turistico risulta essere uno dei settori che ne ha maggiormente risentito. Proprio per tale ragione e, al fine di favorirne la sua ripresa, il governo italiano è intervenuto con il D.L. 6 novembre 2021, n. 152, convertito con modificazioni dalla L. 29 dicembre 2021, n. 233 ("Decreto"), introducendo all'interno del nostro sistema normativo una serie di agevolazioni ad hoc che affronteremo nel presente contributo.

Una prima importante novità introdotta dal Decreto concerne i contributi a fondo perduto e il credito d'imposta per le imprese turistiche. In particolare, la novella disciplina riconosce un credito d'imposta nella misura massima dell'80% ed un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese riconducibili all'elenco pubblicato sul sito del Ministero del Turismo il 4 febbraio 2022, sostenute fino al 31 dicembre 2024.

All'interno della presente categoria di spese rientrano tutte quelle idonee a soddisfare almeno uno degli "interventi ammissibili" previsti dall'avviso pubblico del 23 dicembre 2021 ("Avviso Pubblico").
In particolare, trattasi dei seguenti interventi:
• interventi di incremento dell'efficienza energetica delle strutture ;
• interventi di riqualificazione antisismica;
• interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
• interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia e installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, funzionali alla realizzazione di interventi di incremento dell'efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica e di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
• realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature, apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
• interventi di digitalizzazione;
• acquisto di mobili e componenti d'arredo, ivi inclusa l'illuminotecnica, a condizione che tale acquisto sia funzionale ai precedenti interventi.

Il contributo a fondo perduto è soggetto ad alcune limitazioni. Difatti, l'importo massimo (di base) riconosciuto è pari a € 40 mila e può essere incrementato di ulteriori:
a) € 30 mila, qualora almeno il 15% dell'intervento totale si riferisce a spese per la digitalizzazione e l'innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica;
b) € 20 mila, nel caso in cui sussistano determinati requisiti previsti dall'art. 53 del D. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 e qualora l'impresa o la società sia costituita oppure gestita prevalentemente da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni;
c) ed infine ulteriori € 10 mila, in caso di imprese che abbiano la propria sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno.

I soggetti beneficiari di tale agevolazione sono le imprese alberghiere, le imprese che esercitano attività agrituristica, quelle che gestiscono strutture ricettive all'aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici. A tal proposito, si fa presente che il Decreto ha, altresì, incluso nel novero dei soggetti beneficiari anche le imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività imprenditoriali precedentemente citate.

A partire dalle ore 12.00 del 28 febbraio 2022 sarà possibile beneficiare delle presenti agevolazioni, presentando un'apposita richiesta al Ministero del Turismo. La richiesta deve essere presentata in via telematica, seguendo le indicazioni fornite nell'Avviso Pubblico del Ministro del Turismo del 23 dicembre 2021, pubblicato sul sito internet del Ministero del Turismo. In caso di conclusione, con esito positivo, della procedura telematica, il contributo verrà erogato a mezzo bonifico bancario. Resta comunque fatta salva la facoltà di concedere, su domanda, un'anticipazione non superiore al 30% del contributo a fronte della presentazione di idonee garanzie.

I soggetti beneficiari devono, altresì, rispettare alcuni requisiti di compliance (fiscale, contributiva e antimafia), così come stabilito dall'Avviso Pubblico, essere iscritte al Registro delle imprese e gestire, tramite contratto registrato, una delle attività ut supra citate al momento della presentazione della richiesta precisando che tali requisiti dovranno essere mantenuti per i successivi cinque anni dall'erogazione del pagamento finale del beneficio riconosciuto.

In tale sede si ritiene opportuno definire che il credito di imposta è utilizzabile solo in compensazione e a partire dall'anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati effettuati entro e non oltre il 31 dicembre 2025 confermando che tale credito è altresì cedibile - in tutto o in parte. Le due agevolazioni non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte dirette né tantomeno concorrono alla quantificazione del valore della produzione ai fini irap, non possono eccedere l'importo dei costi sostenuti e non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per i medesimi interventi.

Le agevolazioni in discorso sono riconosciute nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui al regolamento dell'Unione Europea n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE agli aiuti c.d. "de minimis" e dalla comunicazione della Commissione europea del 20 marzo 2020, n. 2020/C 91 I/01 c.d. "Temporary Framework".

Un'altra importante novità introdotta dal Decreto è quella relativa alla concessione di garanzie per i finanziamenti erogati alle imprese del settore turistico nell'ambito del fondo centrale di garanzia per le PMI. Tali garanzie sono rilasciate a titolo gratuito, nel limite massimo di € 5 milioni per ogni impresa, su singoli finanziamenti o su portafogli di finanziamenti per gli interventi di riqualificazione energetica e innovazione digitale oppure al fine di assicurare la continuità aziendale garantendo così il fabbisogno di liquidità e gli investimenti del settore.

Sono ammissibili alla garanzia i finanziamenti a fronte di operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, a condizione che il nuovo finanziamento preveda l'erogazione di credito aggiuntivo al medesimo soggetto in misura pari ad almeno il 25% dell'importo del debito accordato in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione e a condizione che il rilascio della garanzia sia idoneo a determinare un minor costo o una maggiore durata del finanziamento rispetto a quello oggetto di rinegoziazione.

La garanzia è concessa anche in favore di soggetti che presentano, alla data di richiesta della medesima, esposizioni classificate come inadempienze probabili o come esposizioni scadute o sconfinanti deteriorate, a condizione che tale classificazione non sia stata effettuata prima del 31 gennaio 2020. La garanzia può infine essere richiesta anche su operazioni finanziarie già perfezionate con l'erogazione da parte del soggetto finanziatore da non oltre tre mesi.

I soggetti beneficiari sono sostanzialmente i medesimi ai cui sono rivolte le agevolazioni in tema di contributo a fondo perduto e di credito d'imposta, che abbiano un numero di dipendenti non superiore a 499, oltre che ai giovani intenzionati ad intraprendere un'attività nel settore turistico.

Infine, l'ultima importante novità introdotta dal Decreto è quella relativa alla concessione di contributi e finanziamenti agevolati per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore ad € 500 mila e non superiore ad € 10 milioni realizzati entro il 31 dicembre 2025.

In particolare, i contributi sono riconosciuti nella misura massima del 35% dei costi per le spese definite dall'art. 6 del decreto ministeriale del 28 dicembre 2021. In generale, la misura del contributo varia dal 5% al 35% in base alla dimensione dell'impresa e al luogo in cui è realizzato l'intervento. Al fine di poter accedere a tali agevolazioni sono richiesti requisiti di regolarità - edilizia ed urbanistica, del lavoro e contributiva - così come aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice (nel caso anche di finanziamento agevolato).

In relazione ai soggetti beneficiari, si specifica che sono i medesimi a cui sono rivolte le agevolazioni in tema di contributo a fondo perduto e di credito d'imposta, così come lo sono, sostanzialmente, anche gli interventi agevolati.

Inoltre, ad integrazione della quota di investimenti non coperta dal contributo e dell'eventuale quota di mezzi propri, è prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a 15 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 36 mesi. In relazione al tasso di interesse da applicare si precisa che esso è pari allo 0,5% annuo.

In tale sede si ritiene opportuno precisare che i due incentivi (i.e. contributo e finanziamento a tasso agevolato) sono alternativi alle agevolazioni in tema di contributo a fondo perduto e di credito di imposta e non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi. Tali agevolazioni sono riconosciute nel rispetto della vigente normativa sugli aiuti di Stato e delle deroghe previste dalla comunicazione della Commissione europea del 20 marzo 2020, n. 2020/C 91 I/01 c.d. "Temporary Framework".

Le agevolazioni in esame sono concesse sulla base di una procedura valutativa secondo quanto stabilito dall'art. 5, comma 3 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 123, e la domanda è presentata al Ministero del Turismo.

Le agevolazioni appena descritte sono le prime previste a tutela del settore turistico, alle quali, si auspica, seguiranno a breve quelle introdotte dalla Legge di bilancio 2022.

_____

*A cura di Jean-Paul Baroni - partner e Alessia D'Amico - junior associate, LED Taxand

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©