Sulla reversibilità all’ex pesa l’assegno di divorzio
I criteri per ripartire il trattamento previdenziale tra primo e secondo coniuge. L’importo del mensile non rappresenta un tetto ma deve essere valutato
L’importo dell’assegno divorzile deve essere tenuto in considerazione per determinare la quota di pensione di reversibilità da attribuire all’ex coniuge divorziato. Lo ha precisato la Cassazione che, con l’ordinanza 5839 del 5 marzo scorso, ha ribadito che la quota spettante all’ex coniuge «non deve necessariamente corrispondere all’assegno divorzile», né l’importo dell’assegno rappresenta «un tetto massimo non superabile». Tuttavia, secondo la Suprema corte, «tra gli elementi da valutare, senza ...