Super Sismabonus, gli interventi agevolati
L'incentivo è previsto per gli immobili situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, è necessario dotarsi delle asseverazioni del rischio sismico disciplinate dal D.M. del 6 agosto 2020, n. 329
L'Italia è un Paese altamente sismico: è bene investire nella sicurezza strutturale degli edifici. Prevenire è l'unica difesa efficace.
Secondo quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, a cui fa riferimento il Superbonus 110%, sono tre le tipologie di interventi antisismici: intervento locale, miglioramento sismico e adeguamento sismico.
A differenza del Sismabonus del 2017, per accedere al Super Sismabonus non è necessario il passaggio ad una o più Classi di Rischio: un aspetto le cui ripercussioni non sono da sottovalutare.
Nonostante l'assenza di obiettivi prestazionali obbligatori, alcune società puntano al miglioramento di almeno una classe sismica così da portare avanti una reale operazione di riduzione del rischio attraverso interventi strutturali e opere di rinforzo tra loro interagenti.
Per rientrare nei parametri previsti dal Superbonus 110%, è necessario consultare la tabella della Circolare 24/2020 che individua le diverse zone sismiche. Infatti, l'incentivo è previsto per gli immobili situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 così identificate secondo il grado di rischio sismico.
È necessaria l'asseverazione?
Per la parte antisismica è necessario dotarsi delle asseverazioni del rischio sismico disciplinate dal D.M. del 6 agosto 2020, n. 329 e redatte dai professionisti competenti in possesso di polizza assicurativa.
In primis, è indispensabile l'asseverazione rilasciata dal progettista strutturale sulla classe di rischio dell'edificio pre e post-intervento comprensiva della dichiarazione relativa alla congruità delle spese sulla base del prezzario di riferimento.
Dopodiché, sono necessarie anche le asseverazioni rilasciate dal direttore dei lavori e dal collaudatore statico che deve certificare la conformità degli interventi eseguiti. È importante sottolineare come la normativa abbia identificato il progettista e il collaudatore come figure distinte garantendo, così, un doppio controllo sull'operazione tecnica.
Va segnalato che anche gli interventi di rinforzo delle fondazioni rientrano tra quelli previsti dal Super sismabonus. Questo vale nel caso in cui i cedimenti del terreno o delle fondazioni contribuiscano ad un peggioramento della sicurezza strutturale dell'edificio. In questo caso, il progettista, il direttore dei lavori e il collaudatore statico dovranno considerare e asseverare il nesso di causalità tra la stabilità dell'edificio e l'intervento sulle fondazioni.
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*A cura di Simone Mongiardo - General Manager, save NRG