Civile

Testamento, per la captazione serve la prova

immagine non disponibile

di Andrea A. Moramarco

Per impugnare efficacemente una disposizione testamentaria che si assuma effetto di dolo va provato che il beneficiario abbia con mezzi fraudolenti tratto in inganno il testatore, suscitando in questi false rappresentazioni della realtà e orientando la sua volontà. Non è basta addurre che il contenuto del testamento sia il risultato di pressioni o sollecitazioni indebite. Nulla da fare, quindi, per i nipoti del de cuius, i quali ritenevano che la volontà dello zio fosse stata influenzata da una sua amica di lunga data - istituita erede universale - che si era presa cura di lui negli ultimi anni.

Corte d’appello di Napoli - Sezione II civile - Sentenza 6 aprile 2016 n. 1377

Corte d’appello di Napoli - Sezione II civile - Sentenza 6 aprile 2016 n. 1377

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©