Giustizia

Il Milleproroghe è legge, le misure per la giustizia

di Francesco Machina Grifeo

Dopo il via libera definitivo della Camera è arrivata la firma, con osservazioni, del Quirinale

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Via libera definitivo della Camera al decreto milleproroghe , il testo è stato approvato in quattro giorni tra Commissione e Aula. In seguito all'esame parlamentare il Dl contiene 205 commi aggiuntivi rispetto ai 149 originari. Resta il nodo della proroga della messa a bando delle concessioni balneari. Rispetto a questa misura il Presidente Mattarella ha osservato che "i profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali definitive accrescono l'incertezza del quadro normativo e rendono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento". "Sarà infatti necessario – ha aggiunto - assicurare l'applicazione delle regole della concorrenza e la tutela dei diritti di tutti gli imprenditori coinvolti, in conformità con il diritto dell'Unione, nonché garantire la certezza del diritto e l'uniforme applicazione della legge nei confronti dei soggetti pubblici e privati che operano in tale ambito".

Sono numerose anche le misure di interesse diretto per il settore giustizia. Si va dalle norme sul personale, alla proroga di un altro anno della disciplina transitoria per l'iscrizione all'albo dei Cassazionisti. Ma ci sono anche le proroghe per la cessazione delle sezioni distaccate dei tribunali insulari di Lipari e Portoferraio e quelle di L'Aquila e Chieti. Prorogate anche le disposizioni emergenziali del processo civile davanti alla Corte di cassazione e per il rilascio in forma telematica della formula esecutiva. Così come è stato prorogato l'obbligo di pagamento con sistemi telematici dell'anticipazione forfettaria prevista dall'articolo 30 del TU in materia di spese di giustizia e per alcune misure relative all'ascolto dei minori. Mentre l'articolo 9, commi 4-ter e 5-ter prorogano al 30 giugno 2023 i termini di norme transitorie in materia di lavoro agile relative a varie categorie di lavoratori del privato.

Ma vediamo le misure in dettaglio.

Personale - L'articolo 8 proroga al 31 dicembre 2023: la facoltà di svolgere le funzioni di dirigente dell'esecuzione penale esterna da parte dei dirigenti di istituto penitenziario (comma 1); la facoltà di svolgere le funzioni di direttore degli istituti penali per i minorenni da parte dei dirigenti di istituto penitenziario (comma 2).
Ma anche la possibilità per gli uffici giudiziari di continuare ad avvalersi del personale comunale ivi comandato o distaccato per le attività di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria, sulla base di specifici accordi da concludere con le amministrazioni locali (comma 3).
E il divieto di assegnazione del personale dell'amministrazione della giustizia ad altre amministrazioni (comma 4). Il comma 4-bis prevede il blocco fino al 31 dicembre 2023 per il personale dell'amministrazione della giustizia della mobilità volontaria mediante passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse.

Albo cassazionisti ed esame avvocato - Il comma 4-ter, da un lato, proroga di un ulteriore anno la disciplina transitoria che consente l'iscrizione all'albo per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori a coloro che siano in possesso dei requisiti previsti prima dell'entrata in vigore della riforma forense del 2012 (lett. a)) e, dall'altro, differisce di un anno (alla sessione 2024) anche l'entrata in vigore della nuova disciplina dell'esame per l'abilitazione ad avvocato. (lett. b)).

Sezioni distaccate di tribunale - I commi 5 e 6 prorogano al 31 dicembre 2023 il termine per la cessazione del temporaneo ripristino delle sezioni distaccate insulari di Lipari e Portoferraio. I commi 8-ter e 8-quater differiscono al 1° gennaio 2025 la data di efficacia della soppressione delle sedi distaccate dei tribunali de L'Aquila e Chieti.

Processo civile - Il comma 8 reca la proroga delle disposizioni emergenziali dettate, nell'ambito del processo civile, sullo svolgimento delle udienze pubbliche nei procedimenti civili davanti alla Corte di cassazione e sul rilascio in forma telematica della formula esecutiva.

Il comma 9 proroga sino al 31 maggio 2023 l'obbligo di pagamento con sistemi telematici dell'anticipazione forfettaria prevista dall'articolo 30 del TU in materia di spese di giustizia.

Ascolto minori - Il comma 9-bis prevede che il divieto di delegare ai giudici onorari del tribunale per i minorenni l'ascolto del minore e l'assunzione delle testimonianze, previsto dall'articolo 473-bis.1, secondo comma, del codice di procedura civile, si applica ai procedimenti introdotti successivamente al 30 giugno 2023.

Procedimenti militari, pec - Il comma 8-bis proroga al 31 dicembre 2023 le disposizioni relative al deposito mediante invio da posta elettronica certificata di atti, documenti e istanze nell'ambito dei procedimenti penali militari.

Personale ministeriale - Il comma 10 prevede la proroga fino al 28 febbraio 2023 dei contratti a tempo determinato previsti dall'art. 1, comma 925, della legge di bilancio per il 2021, concernenti personale amministrativo non dirigenziale del ministero della Giustizia impiegato nelle attività di eliminazione dell'arretrato.

Il comma 10-bis proroga il termine (dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2025) entro il quale il ministero della Giustizia può assumere con contratto a tempo indeterminato personale amministrativo, non dirigenziale, da impiegare nell'Area II-F1.

Graduatorie concorsi - Il comma 11-bis consente al ministero della Giustizia di utilizzare fino al 31 dicembre 2024 le graduatorie dei concorsi per le assunzioni di direttori e cancellieri esperti.

Vittime di guerra - I commi da 11-ter a 11-quinquies, oltre a incrementare la dotazione del Fondo per il ristoro dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich, con riguardo al triennio 2024-2026, prorogano anche i termini per l'esercizio delle azioni di accertamento e liquidazione dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità dalle forze del Terzo Reich

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