Le riforme in cantiere - usiamo una volta tanto un po' di franchezza - nulla hanno a che vedere con un miglioramento del nostro sistema di giustizia nell'interesse dei cittadini; riguardano l'esercizio del potere e la sua ripartizione, che i Costituenti immaginarono come tripartizione, dando per scontato che non ci fossero inevitabili interferenze e sconfinamenti tra di loro.
C'è nella storia recente e in quella meno recente la presenza di un fattore ingombrante: l'ipocrisia che spesso si accompagna a enfatiche proclamazioni o all'esercizio di modesta retorica. Se per il passato il potere politico è stato balbettante di fronte al potere giudiziario, finendo con l'assecondare le sue richieste, avviene oggi che, potendo avvalersi di una maggioranza che almeno a questo riguardo appare coesa, esso ritenga di essere in condizione di porre in atto un regolamento dei conti, ...
Contro l'abuso dei decreti d'urgenza ruolo sempre più attivo della Consulta
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Macerata