Nella Relazione sull'attività della Corte costituzionale per il 2024 - ufficialmente presentata dal presidente Giovanni Amoroso l'11 aprile scorso – è risuonato un campanello d'allarme per il Governo e le forze di maggioranza – non solo attuali, ma anche quelli che verranno -, e ancor più, per le strutture di vertice dei Ministeri sulla disinvolta prassi del ricorso a decreti legge connotati da norme intruse, con un contenuto disomogeneo e comunque non riconducibile a una finalità ragionevolmente unitaria. Per il professor Giulio Salerno le prassi di aggiramento in atto sui provvedimenti di urgenza sono ormai sottoposte sempre incombente rischio del possibile intervento della Corte costituzionale
L'approfondita e dettagliata Relazione ufficialmente presentata lo scorso 11 aprile dal Presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, si è aperta con l'indicazione dei principali dati statistici sulle attività svolte dalla Consulta nel 2024, dati da quali sono scaturite alcune interessanti considerazioni sull'evoluzione del "peso" della giustizia costituzionale. Successivamente nella relazione si è tratteggiata l'attività svolta dalla Corte affrontando le seguenti sette tematiche:
1) il...