Giustizia

Aiga, bene abolizione contributo unificato su ricerca beni da pignorare

Foglieni, presidente Aiga: ora abrogare in legge bilancio 2025 l’estinzione del processo in caso di omesso o parziale pagamento del contributo unificato

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L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) esprime “piena soddisfazione” per la decisione di eliminare il contributo unificato di 43,00 euro previsto per l’istanza ex art. 492 bis, comma 1, c.p.c. per la ricerca telematica dei beni da pignorare”. Lo afferma il Presidente di AIGA, Carlo Foglieni.

“Tale proposta - ricorda Foglieni - era stata avanzata dalla nostra associazione con le osservazioni al ‘Correttivo Cartabia’ elaborate dal dipartimento giustizia civile della Giunta Nazionale, coordinato dall’avvocato Alessandro Martinuzzi, e inviate alla Commissione giustizia della Camera e del Senato in occasione dell’audizione dello scorso 16 aprile”.

Adesso, prosegue Foglieni, l’auspicio è che “venga accolta anche la richiesta di evitare, come previsto dalla legge di bilancio 2025, l’introduzione di una nuova ipotesi di estinzione del processo in caso di omesso o parziale pagamento del contributo unificato”.

Il riferimento è all’articolo 105 del Disegno di legge di bilancio per il 2025 che introduce l’articolo 307-bis al Codice di procedura civile che al comma 1 recita: “Il processo si estingue per omesso o parziale pagamento del contributo unificato. Alla prima udienza il giudice, verificato l’omesso o il parziale pagamento, assegna alla parte interessata termine di trenta giorni per il versamento o l’integrazione del contributo e rinvia l’udienza a data immediatamente successiva. A tale udienza il giudice, in caso di mancato pagamento nel termine assegnato, dichiara l’estinzione del giudizio”.

L’Organismo Congressuale Forense aveva espresso “forte preoccupazione e indignazione” per l’introduzione di una “misura che appare profondamente ingiusta e in contrasto con i principi costituzionali”. Nelle scorse settimane è emersa tuttavia l’intenzione di alcune forze politiche di presentare un emendamentosoppressivo. “Bene - ha commentato sempre l’Ocf - la volontà espressa dai parlamentari di cancellare questa tassa ‘blocca processi’, con un emendamento soppressivo”.

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