Giustizia

Ddl separazione carriere: Senato approva tutti gli articoli, voto finale martedì

I penalisti costituiscono il comitato “Camere Penali per il sì” al referendum

L’Aula del Senato ha approvato oggi, senza modifiche, gli otto articoli del Ddl sulla separazione delle carriere in magistratura. Come da intese fra i Capigruppo, le dichiarazioni di voto e il voto finale di Palazzo Madama si svolgeranno martedì prossimo.

“Con la votazione di tutti gli articoli della riforma costituzionale che introduce nel nostro ordinamento la separazione delle carriere, il doppio Csm e l’Alta Corte di giustizia, il centrodestra ha dato un ulteriore e importantissimo esempio di unità e coesione politico-parlamentare. Martedì prossimo il Senato completerà, con il voto finale, la prima lettura dopodiché, trascorsi tre mesi, si procederà alla seconda lettura e poi con ogni probabilità saranno gli elettori a mettere il sigillo finale con il referendum confermativo”. Lo dichiara in una nota la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Coraggio Italia, Udc, Maie.

Grazie al ricorso al cosiddetto “canguro” (il meccanismo parlamentare che consente di accorpare più proposte di modifica in un solo voto), l’aula del Senato ha infatti concluso l’esame degli emendamenti al disegno di legge: tutti respinti. L’aula è stata quindi sospesa. Sul provvedimento si riunirà il 22 luglio quando sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale della riforma.

I senatori di opposizione intervenuti in Aula hanno più volte rimarcato l’amarezza per l’iter di una legge che, a loro avviso, avrebbe richiesto più tempo e riflessione, oltre che modifiche. La riforma è stata approvata dalla Camera lo scorso 16 gennaio e, a parte quello di martedì, serviranno altri due passaggi parlamentari per l’approvazione definitiva.

Intanto, l’Unione delle Camere Penali Italiane ha oggi costituito il comitato per il sostegno alla riforma costituzionale: “Camere Penali per il sì”, con il quale promuovere in sede di campagna referendaria le ragioni della riforma, che costituisce un obiettivo storico dei penalisti italiani e sollecitare il dibattito pubblico sulla necessità della separazione delle carriere, al fine di realizzare una giustizia moderna, trasparente e democratica, ma anche più giusta e funzionale nell’interesse di tutti i cittadini.

Alberto Balboni, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, commenta: “Essendo una legge che riforma la Costituzione, la seconda lettura, quindi terzo passaggio a Montecitorio e quarto al Senato, sono inemendabili. Prendere o lasciare. Ritengo che per ottobre-novembre di quest’anno avremo il via libera definitivo del Parlamento alla riforma con la quarta lettura a Palazzo Madama”. E sui tempi per il referendum confermativo, Balboni ha aggiunto che potrebbe svolgersi “nella tarda primavera del prossimo anno”.

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