Giustizia

Csm approva delibera su obiettivi Pnrr in materia di Giustizia

Tra le criticità: “gravi carenze di organico (oltre 1.800 magistrati), le scoperture nel personale amministrativo (circa 40%) e un aumento del contenzioso civile (+12)

Il plenum del Csm ha approvato a maggioranza, con l’astensione di cinque consiglieri laici, la delibera proposta congiuntamente dalle commissioni terza, quinta, sesta e settima che offre un contributo tecnico in merito agli interventi strutturali e organizzativi a supporto degli uffici giudiziari, in vista della scadenza degli obiettivi del Pnrr.

La delibera - viene spiegato in una nota - nasce nell’ottica di un impegno congiunto per garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi Pnrr nel settore giustizia entro giugno 2026: la riduzione del “disposition time” civile del 40%, del penale del 25% e dell’abbattimento dell’arretrato civile fino al 90%. Nella delibera si prende atto dei risultati conseguiti - la riduzione dell’arretrato civile (obiettivo 2024) e del ’disposition time’ penale - e si evidenziano le criticità ancora presenti nel settore civile, soprattutto in relazione alla durata dei procedimenti.

Tra le criticità si segnalano “le gravi carenze di organico (oltre 1.800 magistrati mancanti), le scoperture nel personale amministrativo (circa 40%) e un aumento del contenzioso civile (+12%)”.

Vengono evidenziati gli interventi già effettuati dal Csm: la creazione del ’cruscotto Pnrr’ per il monitoraggio dei risultati, gli studi sui modelli organizzativi più efficaci, gli incontri con i capi degli uffici, anche in collaborazione con il Ministero della Giustizia, l’approvazione di linee guida e del piano di applicazione straordinaria di magistrati. La delibera - di cui si dispone la trasmissione al ministero della Giustizia per quanto di competenza - suggerisce poi alcune misure, sia di tipo strutturale, sia di natura provvisoria, per il raggiungimento degli obiettivi Pnrr.

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