Aiga: a Pasqua entreremo in 70 carceri italiane
Il Presidente Foglieni: “Occasione per prendere, ancora una volta, diretta cognizione delle criticità esistenti nelle strutture ed al contempo valorizzarne gli aspetti virtuosi”
Saranno 70 le strutture penitenziarie, diffuse su tutto il territorio nazionale, all’interno delle quali faranno accesso delegazioni dell’AIGA, a partire da oggi 25 marzo e per tutta la settimana delle festività pasquali. In quest’occasione, prosegue la nota dell’Associazione che riunisce i giovani avvocati, si è ritenuto necessario inserire tra i luoghi da visitare anche nove Istituti Penali per i Minorenni, al fine di poter prendere diretta cognizione anche delle condizioni di detenzione di coloro che, purtroppo giovanissimi, vedono ristretta la propria libertà personale.
“Sarà l’occasione – dichiara il Presidente Nazionale AIGA, l’avvocato Carlo Foglieni – per prendere, ancora una volta, diretta cognizione delle criticità esistenti nelle strutture ed al contempo valorizzarne gli aspetti virtuosi, in un periodo storico in cui il tema carceri ha assunto più che mai portata sociale, oltre che giuridica.”
“Cercheremo – conclude il Rappresentante Nazionale Onac, l’avvocato Mario Aiezza – di trarre tesoro da questa esperienza per poter poi elaborare proposte concrete da portare nelle sedi Istituzionali ed affrontare strutturalmente l’emergenza carceri.”
Intanto continua il tragico bollettino delle morti in carcere. “Dall’inizio dell’anno i decessi nei penitenziari italiani sono già 61, di cui 36 classificati per ’altre cause’ (in alcuni casi ancora da accertare) e 25 per suicidio”. A riferirlo è il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo.
Nei giorni scorsi anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva rilanciato l’allarme sull’aumento dei suicidi di detenuti insieme all’esigenza di assistenza sanitaria dentro agli istituti penitenziari. Il Capo dello Stato era intervenuto in occasione dell’incontro con una rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria, nel 207° anniversario della sua costituzione. Mattarella aveva richiamato le difficoltà ad operare della Polizia penitenziaria per via del sovraffollamento carcerario che rende il lavoro “più gravoso” e richiamando quello che “forse è un elemento prioritario: l’esigenza di assistenza sanitaria dentro gli istituti penitenziari. È un’esigenza diffusa, ampia, indispensabile. Per questo è indispensabile che si affronti sollecitamente questo aspetto di un’efficace assistenza sanitaria dentro gli istituti penitenziari”. “Il numero dei suicidi nelle carceri – aveva aggiunto - dimostra quanto sia importante e indispensabile affrontarlo immediatamente, con urgenza”.