Ammesso il sequestro preventivo del blog: non è testata giornalistica
Via libera al sequestro di un blog in caso di diffamazione. Non è infatti coperto dalle stesse garanzie che tutelano le testate giornalistiche anche telematiche. La Corte di cassazione così, con la sentenza della Quinta sezione penale n. 12536, ha respinto il ricorso della difesa di un blogger contro la misura cautelare disposta dalla procura. Il provvedimento aveva per oggetto l'intero sito, mentre la difesa aveva sottolineato la natura “mista” di quest'ultimo: con sezioni senza dubbio definibili come blog e altre, invece, in cui veniva svolta attività informativa e giornalistica.
La Cassazione però fa riferimento al precedente di pochi mesi fa delle Sezioni unite, sentenza n. 31022 del 2015, che ha escluso da sequestro preventivo le testate giornalistiche, su carta o digitali, ma ha nello stesso tempo ricordato che in quest'ambito non rientrano i nuovi mezzi di manifestazione del pensiero come forum, blog, newsletter, mailing list, social network.
Nel caso esaminato, la Corte puntualizza, sulla base di tutta una serie di elementi, che è evidente che si tratta di un blog: il sito non risulta registrato come organo di stampa, non presenta alcuna testata o periodicità, è assente qualsiasi riferimento a un direttore responsabile, le pubblicazioni si succedono a cadenza del tutto irregolare, parecchi scritti permettono interventi di lettori a commento o in replica. Lo stesso titolare del sito si definisce blogger-giornalista e qualifica lo stesso sito come blog. Tutti elementi che portano la Cassazione a confermare la misura cautelare.