Lavoro

Asseverazione di conformità: l’INL conferma l’esclusiva dei Consulenti del lavoro

Si chiude un contenzioso aperto da tempo, culminato con la sentenza del TAR Lazio n. 9974/2025

di Federico Pisani*

Con la nota n. 306 del 20 agosto 2025 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito che l’asseverazione di conformità, l’ASSE.CO., resta competenza esclusiva dei Consulenti del lavoro. Si chiude così un contenzioso aperto da tempo, culminato con la sentenza del TAR Lazio n. 9974/2025, che respinge la richiesta avanzata dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di estendere anche a tali professionisti la possibilità di rilasciare l’asseverazione.

Come è noto, l’ASSE.CO. è un attestato rilasciato alle imprese che, su base volontaria, intendano dimostrare la propria regolarità retributiva, contributiva e contrattuale. L’istruttoria si fonda sulla verifica effettuata da un consulente del lavoro asseveratore, che controlla la conformità dei comportamenti aziendali rispetto alla normativa e ai contratti collettivi applicati, attestando l’assenza di illeciti in materia di lavoro nero, impiego di minori, orario, sicurezza. La documentazione predisposta dal consulente confluisce al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ente pubblico vigilato dal Ministero del Lavoro, che è il soggetto titolare del rilascio dell’asseverazione. L’atto ha validità annuale, ma è accompagnato da un obbligo di monitoraggio quadrimestrale.

I vantaggi per le imprese che ottengono l’asseverazione sono diversi: inserimento in un elenco pubblico consultabile online, minore pressione ispettiva grazie al riconoscimento come aziende “virtuose, maggiore affidabilità nelle gare d’appalto e nelle relazioni con clienti e fornitori. A ciò si aggiunge un ritorno in termini reputazionali, elemento sempre più rilevante in un mercato che premia la trasparenza, in aggiunta ai riflessi interni e organizzativi, per cui l’azienda asseverata può rafforzare il rapporto di fiducia con i lavoratori e con le rappresentanze sindacali, beneficiando di un clima di relazioni industriali più disteso. L’obbligo di verifiche quadrimestrali stimola inoltre l’impresa a dotarsi di sistemi di compliance e di controllo interno più solidi, contribuendo a consolidare la regolarità nel tempo. In alcuni settori, come edilizia, logistica e servizi, l’ASSE.CO. è percepito come una vera e propria “patente di legalità”, capace di orientare le scelte dei committenti anche al di fuori delle gare, con effetti positivi sulla reputazione. Infine, la trasparenza derivante dall’iscrizione nell’elenco pubblico può incidere persino sull’affidabilità creditizia, diventando un asset apprezzato anche dagli istituti finanziari.

L’INL richiama la necessità di mantenere alta la qualità dei controlli, sottolineando che la credibilità dell’ASSE.CO. dipende dal rigore delle verifiche preliminari e dal monitoraggio successivo.

Il documento dell’INL ripercorre l’origine del protocollo ASSE.CO., nato nel 2014 da un’iniziativa congiunta del Ministero del Lavoro e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, poi rinnovato nel 2023 per aggiornare la tabella degli illeciti che costituisce il parametro tecnico della verifica.

Alla base vi è la constatazione che solo i Consulenti del lavoro, per specifica formazione, abilitazione ed esperienza professionale, operano in modo sistematico nell’ambito giuslavoristico e previdenziale su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo il legislatore ha riservato loro, nel corso degli anni, prerogative di particolare rilievo: dalla certificazione dei contratti alla conciliazione e all’arbitrato, dalla gestione delle dimissioni telematiche alla possibilità di stipulare accordi individuali sulle mansioni e sulla retribuzione, fino all’attività di intermediazione nel mercato del lavoro.

La novità ribadita dall’Ispettorato riguarda soprattutto la natura dell’ASSE.CO., che è rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Il consulente asseveratore svolge una funzione di carattere istruttorio e di controllo: verifica la regolarità aziendale, redige la dichiarazione di conformità e si assume la responsabilità delle proprie attestazioni. Il Consiglio nazionale, acquisita tale documentazione, rilascia formalmente l’asseverazione. La circostanza che tanto l’INL quanto il Consiglio nazionale siano vigilati dallo stesso Ministero del Lavoro garantisce coerenza, trasparenza e unitarietà di indirizzo.

Il messaggio politico-amministrativo è chiaro: il presidio dell’asseverazione appartiene ai Consulenti del lavoro per la loro specifica competenza e per la coerenza istituzionale del sistema di vigilanza.

A oltre dieci anni dalla sua introduzione, l’ASSE.CO. conferma la sua funzione strategica. Non solo uno strumento di semplificazione amministrativa, ma un meccanismo di selezione positiva che premia le imprese corrette e contribuisce a innalzare il livello complessivo di legalità nel mercato del lavoro. La nota dell’Ispettorato rafforza questo assetto e lo proietta nel futuro, chiarendo che la trasparenza e la regolarità restano presidi affidati a chi ne ha fatto da sempre la propria missione professionale.

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*Federico Pisani, Avvocato e Consulente del Lavoro, Studio Legale Carlo Pisani e Associati; Professore a contratto, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

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