La sentenza n. 3755 del 2025 non si discosta dall'alveo di un plesso di principi che assegna alla fattispecie concorsuale ex art. 110 Cp la funzione - in ossequio a risalente e autorevole dottrina - di operare da moltiplicatore delle fattispecie monosoggettive che devono essere declinate a secondo del contributo morale o materiale che il concorrente (qualificato o meno) reca alla commissione del reato.
L'impatto mediatico della vicenda, e le dispute che ne sono seguite, restano interamente tra le riga, nel metatesto si direbbe, di una sentenza che si confronta al massimo livello possibile con le articolate e certo insidiose difese tecniche dell'imputato, articolatesi in decine di motivi di impugnazione.
La trama della decisione
La trama della decisione è fitta di importanti richiami a principi costitutivi della responsabilità concorsuale e ne traccia un perimetro che non può ritenersi circoscritto al solo delitto ex articolo...
Immissioni, la tutela deve transitare nell'ambito della responsabilità civile
di Antonio Scarpa, Magistrato presso la Corte di cassazione