Condividere un “meme” diffamatorio su Facebook non significa approvarne il contenuto
Al contrario lo è cliccare sul tasto “like”, lo precisa il Consiglio di Stato con la sentenza 10323/2024
Secondo il Consiglio di Stato (sentenza 10323/2024) la pubblicazione di “post” o “meme” sul proprio profilo Facebook, senza alcuna considerazione o commento, non può di per sé valere come approvazione del contenuto del documento e non può avere quindi di per sé alcun effetto in termini di responsabilità. In altre parole per avere rilievo penale o disciplinare necessitano elementi di segno positivo, da cui si possa desumere la “condivisione”, intesa come approvazione, dei documenti altrui pubblicati...
Beni archeologici, anche l’“Indiana Jones digitale” ha diritto al premio di ritrovamento
di Pietro Alessio Palumbo