Covid 19: in Tribunale di Milano udienze da remoto e nuova stretta
Arrestati in videoconferenza e in remoto le udienze per il trattenimento degli stranieri irregolari
Le udienze di convalida per direttissima con gli arrestati da domani collegati "in videoconferenza" dalle camere di sicurezza. E da remoto saranno anche le udienze davanti al giudice di pace per il "trattenimento" degli stranieri irregolari. Sono questi i due nuovi provvedimenti già firmati in queste ore dai vertici del Palazzo di Giustizia di Milano, mentre sempre per la nuova fase dell'emergenza Covid i vertici del Tribunale stanno lavorando a un nuovo documento per la riorganizzazione delle udienze anche alla luce dell'ultimo Dpcm sulle misure anti-Covid. Da quanto si è saputo, infatti, i vertici del Tribunale, in accordo con quelli della Procura e dell'Ordine degli Avvocati di Milano, nelle prossime ore firmeranno un nuovo provvedimento per rimodulare lo svolgimento dell'attività giudiziaria e delle udienze, in particolare, tenendo conto di quattro parametri: l'ultimo decreto della presidenza del Consiglio, il fatto che la Lombardia potrebbe essere dichiarata 'zona rossa', il fatto che non ci sono allo stato norme nazionali che sospendono i procedimenti non urgenti e lo smart working fino al 75% per il personale amministrativo. In pratica, tenendo conto di questi parametri nel nuovo provvedimento verranno inserite delle limitazioni che di fatto potrebbero rallentare l'attività giudiziaria a Milano, perché c'è da tenere conto dell'evolversi della pandemia e del previsto 'lockdown'. Da giorni, intanto, è in corso a Palazzo di Giustizia un maxi screening con tamponi rapidi. Per quanto riguarda gli uffici della Procura (circa mille persone in tutto) sono stati accertati 22 casi (7 i pm positivi). Molti altri i contagi nel Palazzo, tanto che oggi sono state rinviate tutte le udienze della terza penale dove si contano sei giudici in isolamento, tra positivi e quarantene per contatti stretti.