Rassegne di Giurisprudenza

Cumulo tra risarcimento danni e indennità

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a cura della redazione di PlusPlus24 Diritto

Risarcimento danni - Assicurazione sulla vita - Indennità - Risarcimento - Cumulo.
Nel caso di assicurazione sulla vita, l'indennità si cumula con il risarcimento, perché si è di fronte a una forma di risparmio posta in essere dall'assicurato sopportando l'onere dei premi, e l'indennità, vera e propria contropartita di quei premi, svolge una funzione diversa da quella risarcitoria ed è corrisposta per un interesse che non è quello di beneficiare il danneggiante.
•Corte di cassazione, sezione III civile, sentenza 8 aprile 2021 n. 9380

Previdenza (assicurazioni sociali) - Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali - Indennità e rendita - Assegno e rendita in caso di morte rendita per infortunio sul lavoro in favore dei congiunti superstiti - Detrazione del valore capitale dal risarcimento del danno non patrimoniale - Esclusione.
In caso di infortunio mortale occorso ad un lavoratore, la rendita costituita dall'INAIL in favore dei congiunti, ai sensi dell'art. 85 del d.P.R. n. 1124 del 1965, ha lo scopo di indennizzare un pregiudizio di natura patrimoniale, sicché il valore capitale di essa non può essere defalcato dal risarcimento del danno non patrimoniale spettante ai medesimi soggetti.
•Corte di cassazione, sezione VI-3 civile, ordinanza 18 ottobre 2019 n. 26647

Risarcimento del danno - 'Compensatio lucri cum danno' morte di un congiunto per colpa altrui - Danno patrimoniale subito da familiare - Liquidazione - Pensione di reversibilità - 'Compensatio lucri cum damno' - Configurabilità - Esclusione - Fondamento.
Dal risarcimento del danno patrimoniale patito dal familiare di persona deceduta per colpa altrui non deve essere detratto il valore capitale della pensione di reversibilità accordata dall'Inps al familiare superstite in conseguenza della morte del congiunto, trattandosi di una forma di tutela previdenziale connessa a un peculiare fondamento solidaristico e non geneticamente connotata dalla finalità di rimuovere le conseguenze prodottesi nel patrimonio del danneggiato per effetto dell'illecito del terzo.
•Corte di cassazione, sezioni Unite civili, sentenza 22 maggio 2018 n. 12564