Penale

Ddl penale, pronta la relazione della Commissione Lattanzi - Due ipotesi sulla prescrizione

Via Arenula rende noti i risutati degli studiosi ed esperti

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La riforma del processo penale fa un passo in vanti. Come fa presente il ministero della Giustizia in un comunicato stampa «è stata pubblicata sul sito del Ministero della Giustizia la relazione finale della Commissione ministeriale, incaricata di elaborare proposte di riforma in materia di processo e sistema sanzionatorio penale, nonché di prescrizione del reato. Le conclusioni del tavolo di studio, presieduto da Giorgio Lattanzi, presidente emerito della Corte costituzionale e presidente della Scuola Superiore della Magistratura, sono state oggi consegnate alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia. La Guardasigilli effettuerà ora le sue valutazioni, prima di prendere decisioni, in vista della presentazione degli emendamenti governativi al disegno di legge A.C. 2435, recante Delega al Governo per l'efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d'appello».

Ocf: accolte alcune proposte ma restano le zone d'ombra
Alcuni suggerimenti avanzati da OCF accolti, altri punti da migliorare, ma nel complesso la valutazione è positiva. Così l'esecutivo dell'Organismo Congressuale Forense commenta la Relazione Finale e le proposte di emendamenti al D.D.L. A.C. 2435 sull'Efficienza del processo penale e per la celere definizione dei procedimenti pendenti presso le Corti d'Appello, reso pubblico oggi pomeriggio sul sito del Ministero della Giustizia.

"OCF esprime parziale soddisfazione assistendo ad una maggiore attenzione ai diritti degli imputati e della difesa - si legge in una nota diramata dall'organo di rappresentanza politica dell'Avvocatura - ed esprime soddisfazione anche nel constatare che la proposta avanzata da OCF in tema di sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi (Punto 4.2 Art. 9 bis) abbia trovato pieno accoglimento". Rimangono invece perplessità e critiche in tema di partecipazione della difesa nei giudizi di impugnazione.
"Sono argomenti che verranno discussi fra tutti i colleghi nel prossimo Congresso Ulteriore dell'Avvocatura - conclude il coordinatore di OCF Giovanni Malinconico - che OCF ha richiesto nei giorni scorsi ed è stato convocato per il 23 e 24 luglio alla Fiera di Roma".

Due ipotesi sulla prescrizione - Per la Commissione Lattanzi, incaricata di elaborare proposte di riforma in materia di processo penale, il problema prescrizione deve trovare soluzione, in primo luogo, "sul terreno della riduzione dei tempi del processo". Se, adempiendo all'obbligo imposto dalla Costituzione, si riesce ad assicurare la ragionevole durata del processo, "la prescrizione cessa dal rappresentare un problema". Inoltre, una riforma organica potrebbe essere opportunamente realizzata attraverso lo strumento della legge delega e il coordinamento con la riforma del processo. Dal punto di vista tecnico infatti, spiega la Relazione, non vi sono ragioni che rendono urgente anticipare la riforma della prescrizione realizzata con la l. n. 3/2019 - entrata in vigore il 1° gennaio 2020 – in quanto gli effetti si produrranno a partire dal 1° gennaio 2025, per le contravvenzioni, e dal 1° giugno 2027, per i delitti. Tuttavia, considerato che l'art. 14 del disegno di legge A.C. 2435 non prevede tale delega al Governo, la Commissione ha formulato proposte di emendamenti sotto forma di disposizioni immediatamente prescrittive.

In particolare, la Commissione propone di modificare l'art. 14 del Ddl optando per soluzioni diverse: "Una prima ("ipotesi A") che, prevedendo un meccanismo di sospensione nei giudizi di impugnazione, si muove nel solco delle riforme del 2017 e del 2019, come anche del cd. lodo Conte; una seconda ("ipotesi B") che, invece, implica una radicale, diversa, scelta di fondo: l'interruzione definitiva del corso della prescrizione con l'esercizio dell'azione penale e, da quel momento, la previsione di termini di fase –per ciascun grado del giudizio –il cui superamento comporta l'improcedibilità dell'azione penale".

Inoltre, recependo i rilievi critici "mossi da gran parte della dottrina", dopo la riforma del 2005, la Commissione propone di ampliare la misura dell'aumento del termine di prescrizione, per effetto di atti interruttivi, da un quarto alla metà del tempo necessario a prescrivere. "Si propone così di ripristinare la disciplina vigente prima della riforma del 2005".

Sconti di pena per la durata eccessiva del processo - La Commissione propone poi di inserire nel codice di procedura penale – in un nuovo articolo 670-bis – una disposizione che consenta al condannato, che abbia subito la violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, di rideterminare la pena - principale (detentiva e pecuniaria) e accessoria - riducendola in modo proporzionale a compensazione del pregiudizio subito. I criteri di accertamento della violazione del diritto, e di determinazione dell'entità della riduzione di pena, sono individuati rinviando alla legge Pinto, pertanto, anche ai termini di durata ragionevole del processo ivi previsti.

Tale disciplina è in via di principio indipendente dalla prescrizione del reato; tanto è vero - prosegue la Relazione - che il rimedio compensativo è previsto anche nel caso di condanna per reati imprescrittibili, come quelli puniti con l'ergastolo. In questo caso, nella proposta della Commissione, la riduzione della pena si calcola sul periodo minimo di espiazione rilevante per la concessione della liberazione condizionale e dei benefici previsti dalla legge 26 luglio 1975, n. 354.

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