Amministrativo

Demolitori contro gli incentivi al rinnovo camion

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di Paola Ficco

Incentivi alla rottamazione camion nel mirino dei demolitori . L’Aira ricorre al Tar Lazio per l'annullamento, previa sospensione, del Dm Infrastrutture 19 luglio 2016 laddove assegna 6,5 milioni dello Stato non solo alla radiazione per rottamazione dei camion più obsoleti ed inquinanti, ma anche a quella per esportazione extra Ue (articolo 1, comma 4, lettera b).

Il ricorso dell’associazione punta anche a far annullare il decreto dirigenziale 7 settembre 2016 che, ai fini dell’ammissibilità ai contributi, indica i documenti da presentare in caso di radiazione per esportazione (articolo 3, comma 2, lettera b). In una logica di economia circolare, i rifiuti sono risorse che in Italia sono sottoposti a una vera e propria emorragia dovuta ai flussi di esportazione. L’Aira, pertanto ricorre al giudice amministrativo per la sospensione della validità degli incentivi all’acquisto di veicoli industriali, limitatamente a quelli ottenuti mediante esportazione di un veicolo usato.

Gli indicati provvedimenti, fondamentalmente, agevolano flussi di rifiuti metallici da riciclare all’estero, sottraendoli alla corretta demolizione al conseguente riciclo dei metalli stessi effettuato nel rispetto delle discipline ambientali comunitarie e nazionali.

Secondo l’Aira, il Dm 19 luglio 2016 si limita a chiedere al potenziale beneficiario dell’aiuto la sola notifica di esportazione mediante documenti riduttivi e inadeguati. Così elude la norma nazionale perché non prevede la dimostrazione dell’avvenuta re-immatricolazione all’estero. Inoltre, tale Dm viola le disposizioni Ue in materia di aiuti di Stato, Il nuovo quadro della disciplina europea in materia risiede nel Regolamento Ue 651/2014 che elenca gli aiuti considerati compatibili con la politica della concorrenza e il cui articolo 36 dispone circa la loro ammissibilità in funzione di un miglioramento della tutela dell’ambiente, per il settore degli autoveicoli da trasporto. Le argomentazioni dell’Aira sostengono che dal quadro normativo Ue e da quello italiano di riferimento si ha che in tema di autoveicoli per il trasporto merci sono ammissibili solo gli aiuti di Stato per la riduzione dell’inquinamento ambientale. In particolare, possono essere concessi solo i seguenti aiuti: (con limitazioni) quelli per l’acquisto di nuovi veicoli, meno inquinanti (destinati a sostituire i veicoli obsoleti e più inquinanti); quelli per l’adeguamento tecnico ai vigenti standards tecnici anti inquinamento e quelli per la demolizione dei veicoli stessi.

Viceversa, l’esportazione dei mezzi obsoleti e più inquinanti nei paesi confinanti con la Ue (Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania) non comporta alcun beneficio ambientale e provoca solo lo spostamento della fonte inquinante verso paesi limitrofi meno sensibili alle problematiche ambientali.

Tar Lazio – Ricorso Associazione industriale riciclatori auto

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