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Esame avvocato, dopo la fine della pandemia da dicembre tornano gli scritti

La doppia prova orale senza gli scritti era "figlia" di un decreto dettato sull'onda dell'emergenza Covid, che non ha abrogato la vecchia norma che torna in auge

di Patrizia Maciocchi

L'annuncio della fine della pandemia ha portato con sé anche l'annuncio del ministero sul ritorno al passato per l'esame di abilitazione alla professione di avvocato. La formula smart niente prove scritte e due orali, era, infatti, stata adottata con un decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, che non ha abrogato le vecchie regole per l'abilitazione né consente deroghe. Il ministero della Giustizia ha dunque affidato ad una circolare inviata ai presidenti delle Corti d'Appello la notizia ufficiale del ritorno, per la sessione 2023 alla disciplina pre Covid che prevede lo svolgimento di tre prove scritte superate le quali si passa all'orale. Va dunque in soffitta la soluzione emergenziale, ma non per questo meno selettiva, come aveva assicurato l'allora ministra della Giustizia Marta Cartabia.

L'ultima sessione senza scritti
Gli ultimi aspiranti avvocati a beneficiare della formula che esenta dagli scritti, affidando la scrematura al doppio orale orali, sono i neo laureati impegnati in questa sessione, che hanno già sostenuto la prima prova e sono in attesa - almeno quelli che l'hanno superata prendendo più di 18 punti - di sapere quando potranno affrontare il secondo orale. Ma la prospettiva di riportare indietro il calendario di anni non piace all'Associazione italiana giovani avvocati che sollecitano il ministero su un doppio fronte: perché detti una data per affrontare la seconda prova orale e pensi ad una proroga, magari di un anno delle regole attuali, in attesa di disegnare un esame di abilitazione che sia in linea anche con le nuove norme già operative. «L'Aiga, spiega il presidente Francesco Perchinunno chiede di dare chiarimenti immediati sul calendario delle seconde prove orali e sulle modalità d'esame per la sessione 2023-2024».

Le richieste dell'Aiga
Per quanto riguarda i tempi della seconda prova l'Aiga sottolinea le «numerose segnalazioni provenienti da diverse Corti d'Appello, sulla attuale situazione di incertezza sulle date di inizio della seconda prova orale», auspicando «il rispetto delle tempistiche tipiche dell'esame d'avvocato, con la fissazione dei preappelli nell'immediato e delle prove ordinarie a far data dal mese di settembre». Il rischio che si vuole scongiurare è che la seconda prova orale sia fissata troppo a ridosso della dead line di dicembre «Abbiamo sollecitato le commissioni territoriali a pubblicare nel più breve tempo possibile il calendario per le seconde prove - informa il numero uno dell'Aiga - per garantire ai candidati un adeguato periodo di preparazione e di organizzazione dello studio».