Esame d’avvocato, confermate le modalità del 2023 - Cassazionisti: c’è la proroga
L’Aiga esprime soddisfazione per l’approvazione in Commissione degli emendamenti “cassazionisti” ed “esame di stato” al “Milleproroghe”
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati esprime “grande soddisfazione” per l’approvazione, nelle Commissioni Affari costituzionali/interni e Bilancio riunite, degli emendamenti proposti al “decreto Milleproroghe” in tema di abilitazione all’esercizio della professione forense e per l’abilitazione dinnanzi alle giurisdizioni superiori.
Con il primo emendamento (“Esame di Stato”) vengono, infatti, confermate anche per la sessione 2024 le modalità d’esame già previste per la sessione 2023.
“La conferma delle prove previste per la precedente sessione – precisa il Presidente Nazionale Carlo Foglieni - contribuirà a fornire continuità e maggiore sicurezza al percorso di formazione obbligatoria intrapreso dai giovani praticanti avvocati, garantendo univocità di trattamento fra i canditati delle varie sessioni. Rappresenta, inoltre, importante punto di partenza nel processo di avvicinamento alla riforma dell’esame di abilitazione, come prospettata dalla nostra Associazione all’ultimo Congresso Nazionale Forense”.
Con il secondo emendamento (“Cassazionisti”) viene invece prorogato di un ulteriore anno il regime transitorio per l’iscrizione nell’albo speciale per il patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori, consentendo così di ottenere il titolo di “Cassazionista” a coloro che matureranno il requisito dei dodici anni di iscrizione entro il 2 febbraio 2025.
“L’approvazione della proroga – afferma il Presidente Foglieni – permetterà a tanti/e colleghi e colleghe di completare il proprio percorso professionale, frutto di sacrifici e passione”.
“AIGA – conclude Foglieni – rivolge un particolare ringraziamento a tutte le forze politiche che si sono ancora una volta dimostrate disponibili all’ascolto ed al dialogo, in maniera trasversale, mostrando nuovamente attenzione ed interesse alle esigenze della giovane avvocatura di oggi e di domani”.