Giustizia

Esame d'avvocato: ecco le Linee guida - Entro il 25 aprile il sorteggio delle lettere

Esclusione dal primo orale delle leggi speciali del Cp e del Cc e per quest'ultimo anche del Libro V e VI

di Francesco Machina Grifeo

Pronte le Linee guida della Commissione centrale per l'esame di avvocato, presieduta da Cristiana Maccagno. Fra le novità più rilevanti l'esclusione dal primo orale delle leggi speciali del codice penale e civile e per quanto riguarda quest'ultimo anche del Libro V e VI. Anche per il diritto amministrativo vengono indicati i provvedimenti su cui ci si dovrà preparare. Per quanto riguarda la formulazione dei casi, che dovrà tener conto della "brevità" del tempo a disposizione, si fa riferimento ai vecchi "quesiti ministeriali" , mentre almeno a livello distrettuale sarà necessario un coordinamento.

Positivo il commento dell'Unione Praticanti Avvocati e dell'Associazione Italiana Praticanti Avvocati che hanno espresso "un sentito ringraziamento alla Commissione Centrale e, in particolare, all'Avv. Leonardo Salvemini, per l'apporto fornito in ordine alla stesura delle linee guida". "Auspichiamo, pertanto – hanno affermato la presidente Upa, Claudia Majolo, ed il Vicepresidente Aipavv, Vincenzo La Licata - che le predette indicazioni siano rigorosamente applicate e rispettate dalle singole sottocommissioni, così da poter avere una valutazione, quanto più equa e uniforme possibile su tutto il territorio nazionale".

Più cauto il Consiglio nazionale forense secondo cui se è vero che sono stati recepiti tutta una serie di elementi, tuttavia, in assenza di quaestiones centralizzate, sarebbe stato necessario dirimere ogni possibile incomprensione attraverso stringenti criteri per la loro formulazione. In Commissione giustizia il Consigliere Di Maggio nelle settimane passate aveva infatti affermato che "solo attraverso un paradigma si sarebbe potuta dare uniformità, su tutto il territorio nazionale, alla prima prova, limitando la discrezionalità della commissione e con essa, la possibilità di una serie di ricorsi".

Per prima cosa però dalle "Linee generali" si apprende che il sorteggio delle sottocommissioni e delle lettere che determinerà l'ordine di svolgimento degli esami sarà completato entro il prossimo 25 aprile. E comprenderà tutti i candidati che entro il giorno precedente (24/4) avranno comunicato l'opzione per le materie d'esame, la scelta riguarda tanto la prima che la seconda prova orale. Seguirà la predisposizione dei calendari e la comunicazione (nell'area personale del sito) almeno 20 giorni prima del luogo, data e ora della prova.

Per quanto riguarda i contenuti, dunque, viene chiarito che il riferimento ai codici, per quanto attiene al diritto civile e al diritto penale, "esclude la rilevanza di fattispecie regolate dalle leggi speciali". Con riferimento al civile inoltre "la vastità del riferimento alla materia regolata dal codice civile (anche in comparazione con il limitato contenuto della parte speciale del codice penale) suggerisce un contenimento alla casistica riconducibile al diritto civile propriamente detto". Saranno dunque escluse le materie regolate dai libri V e VI, "anche per la loro sovrapponibilità con gli approfondimenti specifici delle correlate materie in opzione con la seconda prova orale: diritto del lavoro, diritto commerciale e diritto processuale civile".

Delimitato anche il campo del diritto amministrativo, che dovrà rimanere all'interno dei "principi Fondamentali" e alle fattispecie di diritto sostanziale e processuale "indicativamente all'interno delle seguenti fonti normative": L. 1990 n. 241, Dpr 2001 n. 380, Dlgs 2004, n. 42, Dlgs 2006 n. 152, Dlgs 2010 n. 104, Dlgs 2013 n. 33, Dlgs 2016 n. 50".

In merito alla formulazione dei quesiti, che rimane "strettamente funzionale al compito primario della valutazione dei candidati", la Commissione propone una serie di "indicazioni operative di carattere generale, ferma l'autonomia delle discrezionalità da riconoscere alle sottocommissioni".

In particolare, le sottocommissioni si dovranno conformare "alle metodiche di risalente adozione nella scelta dei casi, quali desumibili, oltre che dagli stessi quesiti ministeriali negli anni predisposti, dai disponibili repertori e/o banche dati sui più recenti e significativi precedenti giurisprudenziali di merito e di legittimità".

Inoltre, "nella pluralità delle fonti da cui attingere", ci dovrà essere, "quanto meno a livello distrettuale", un "coordinamento delle scelte" con il contributo delle "competenze ed esperienze specifiche disponibili per ciascuna materia".

L'organizzazione per la formulazione dei quesiti, poi, andrà effettuata "sulla base dei fabbisogni per ciascuna materia risultanti dalla tempestiva conoscenza delle opzioni dei candidati". Si dovrà anche valutare "l'utilizzabilità e la funzionalità di annotazione su supporto informatico dalla quale possano attingersi, con attribuzione casuale, i contenuti delle buste da proporre alla scelta del candidato". Infine, nella scelta dei casi si dovrà tener conto della loro "coerenza e adeguatezza con riguardo alla particolare brevità del tempo disponibile all'elaborazione".

E veniamo ai criteri di valutazione, qui si richiamo espressamente quelli stabiliti nella legge professionale, specificando però che "in concreto", il candidato sarà chiamato a dimostrare: l'efficacia dei collegamenti del caso proposto alla applicabile disciplina sostanziale e processuale; l'adeguatezza di inquadramento delle problematiche coinvolte; la capacità di individuazione delle soluzioni, anche alternative, e delle prospettabili criticità; la capacità di appropriata organizzazione degli argomenti; la correttezza e la capacità di sintesi dell'esposizione.

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