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Esame d'avvocato: per l'Aiga va corretto un errore materiale sul voto minimo

"Necessario anche un chiarimento sul rilascio del certificato di compiuta pratica"

È "necessario un intervento urgente nell'interesse dei giovani praticanti". Lo sottolinea l'Associazione Italiana Giovani Avvocati con riguardo al punteggio minimo per passare la seconda prova orale dell'esame di avvocato ed al rilascio del certificato di compiuta pratica. L'Aiga ha infatti interrogato il Ministero della Giustizia sulle "possibili criticità relative alla prossima sessione d'esame" ed ha sottolineato l'urgenza di un intervento chiarificatore sul certificato di compiuta pratica.

In particolare, rileva il Presidente di AIGA Francesco Paolo Perchinunno, è stato rappresentato il "possibile errore materiale contenuto nelle nuove disposizioni che regolano l'esame d'abilitazione per l'anno 2023/2024 e nel bando d'esame pubblicato il 04.08.2023 in G.U., che disciplina nel dettaglio le modalità di svolgimento delle prove. Dall'analisi del testo della Legge n. 87/2023, che ha convertito l'articolo 4 quater Decreto-legge 10 maggio 2023, 51 e dal bando è emerso infatti che il punteggio minimo richiesto per il superamento della seconda prova orale è pari a 105, per le cinque materie da affrontare nel secondo orale trifasico".

È "evidente un errore - aggiunge Il Coordinatore del dipartimento AIGA di Accesso alla Professione e M.U.R. Roberto Scotti- in quanto dovrebbe indicarsi quale punteggio minimo complessivo quello di 90, che corrisponderebbe a 18 per materia/prova e, conseguentemente, la sufficienza in ogni singola fase dell'orale".

Per la Coordinatrice della Consulta dei Praticanti AIGA Giulia Pesce è ugualmente "necessario, ed ancora più urgente, un chiarimento sul rilascio del certificato di compiuta pratica, ad oggi subordinato al superamento di una prova valutativa del percorso di scuola forense, ed ostativa all'ammissione all'esame.

Anche al fine di agevolare Ordini territoriali e Scuole Forensi e per garantire la necessaria uniformità territoriale nella valutazione dei candidati, l'AIGA ritiene più opportuno che la prova valutativa indicata dal Legislatore, pur obbligatoria, non sia ostativa al rilascio del certificato di compiuta pratica, quanto meno per la sessione di quest'anno".