GiurisprudenzaAmministrativo

Estranei al principio i provvedimenti derivanti da azioni non sanzionatorie

di Giulia Pernice

N. 18

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Sulle sanzioni amministrative il Consiglio di Stato con la sentenza 2791/2024 rivede il principio del “ne bis in idem” in ambito europeo.

Massima

  • Sanzioni – Sanzioni amministrative – Sanzioni penali - Sanzioni amministrative sostanzialmente penali - Sanzioni penali straniere definitive - Ne bis in idem- Poteri diversi da quello sanzionatorio – Deroghe.

    È vietato un cumulo tanto di procedimenti quanto di sanzioni aventi natura penale ai sensi di tale articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea per gli stessi fatti e nei confronti di una stessa persona. Quando vengono in rilievo provvedimenti penali stranieri, assume importanza dirimente la natura definitiva assunta da un provvedimento dell’Autorità straniera anche se acquisita dopo l’irrogazione della sanzione amministrativa da parte dell’Autorità nazionale o una volta già iniziato il procedimento amministrativo. In punto di caducazione dei provvedimenti amministrativi di natura sostanzialmente penale, rimangono estranei dall’ambito di applicazione del principio del ne bis in idem europeo le parti dei provvedimenti amministrativi conseguenti all’esercizio di poteri diversi da quello sanzionatorio da parte dell’Autorità. Così, anche qualora la decisione di un’Autorità giurisdizionale straniera divenga definitiva prima del provvedimento già adottato dall’A.G.C.M. ma non ancora definitivo in quanto sub iudice, l’applicazione del principio del ne bis in idem non potrà, comunque, invalidare le parti di tale provvedimento che costituiscono esercizio di un potere diverso da quello sanzionatorio. Allo stesso modo, qualora una decisione definitiva di un’Autorità giurisdizionale straniera intervenga prima dell’avvio o della conclusione del procedimento dell’A.G.C.M., all’Autorità non dovrebbe essere, comunque, precluso né l’avvio o né la conclusione di tale procedimento per l’esercizio di un potere diverso da quello sanzionatorio.

Il Consiglio di Stato fornisce un’interpretazione coordinata delle indicazioni provenienti dalla sentenza della Corte di Giustizia resa a seguito del rinvio pregiudiziale in tema di ambito di applicazione del principio del ne bis in idem, imposta sia dai principi unionali che da quelli costituzionali a presidio della tutela amministrativa dei consumatori. La carenza di un’interpretazione “mediata” rischierebbe di indebolire la tutela amministrativa dei consumatori, basata sulle regole fondamentali...