Giustizia

Giudici di pace, il Ministero lavora a un rinvio delle nuove competenze

L’incontro di ieri con il Consiglio nazionale forense mira a una proroga al 30 giugno 2026 delle nuove competenze per fronteggiare l’emergenza

Collocare in una corretta prospettiva temporale il percorso di ampliamento delle nuove competenze della magistratura onoraria di pace mediante una proroga al 30 giugno 2026. È questo l’obiettivo emerso dall’incontro, nella giornata di ieri, al ministero della Giustizia con il Consiglio nazionale forense (Cnf) per fronteggiare l’emergenza legata agli uffici del giudice di pace.

Il Cnf, si legge in una nota di Via Arenula, nel condividere appieno le valutazioni sulla situazione di gravità ed emergenza in cui versano molti uffici del giudice di pace, ha auspicato che le procedure di reclutamento si concludano con la dovuta celerità.

Allo stato, gli uffici del giudice di pace “statali” rappresentano una risorsa essenziale per il sistema giustizia: con una scopertura del 65% rispetto all’organico di 3.471 unità previste, i giudici onorari di pace definiscono oltre 1 milione di procedimenti civili all’anno, fornendo un contributo imprescindibile anche ai fini del decongestionamento dell’attività dei tribunali.

Il settore è interessato da una fase di rafforzamento legata alla trasformazione dei rapporti di lavoro degli attuali giudici onorari di pace che si concluderà nei prossimi mesi. Il Ministero ha dato conferma delle interlocuzioni fattive con il Consiglio superiore della magistratura cui spetta in via esclusiva l’attivazione di ulteriori procedure di reclutamento, al fine di colmare tempestivamente le scoperture di organico.

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