Dopo 20 anni di amministrazione di sostegno in Italia stanno per essere mandati in soffitta i vecchi strumenti previsti dal Codice civile limitativi della capacità d’agire di persone disabili o inferme di mente. Infatti, alla Camera dei deputati la Commissione Giustizia, in sede referente, ha iniziato l’esame del provvedimento C. 1985 per il rafforzamento dell’Ads e la soppressione degli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Interdetti o inabilitati si ritrovano dentro un perimetro rigido di limitazioni o divieti mentre l’incapacità può essere contrastata con un affiancamento necessario solo a consentire il superamento degli ostacoli allo svolgimento della vita quotidiana che un soggetto vulnerabile possa incontrare
In Italia, il potere rappresentativo da esercitarsi proprio nel caso di incapacità del dominus è presente:
1. all’articolo 1, comma 40, della legge 20 maggio 2006 n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) che consente la nomina del convivente quale «rappresentante con poteri pieni o limitati:
a) in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere per le decisioni in materia di salute;
b) in caso di morte, per quanto riguarda...