Il clan Casamonica è associazione mafiosa
Confermata la mafiosità del clan Casamomica-Spada. A stabilirlo ieri sono stati i giudici della Corte di cassazione, con una decisione che ha respinto i ricorsi presentati contro un’ordinanza del tribunale del riesame di Roma dello scorso luglio.
I magistrati, nella loro decisione, sottolineano come tra gli affiliati ci sia «un solido vincolo familiare», sono «interscambiabili nei ruoli e accomunati dal fine comune di commettere svariati reati». Per i giudici sono ormai numerosi i collaboratori di giustizia, oltre alle vittime di estorsioni e usura, che hanno «concordemente ricostruito l’organizzazione del sodalizio criminoso e hanno identificato i ruoli svolti da ciascun componente, segnalando talvolta lo svolgimento di una mansione specifica e immutata, talaltra l’interscambiabilità delle funzioni svolte dai singoli».
Queste dichiarazioni hanno avuto ulteriori conferme, perché «sono state ampiamente riscontrate da plurimi atti di indagine» e da «svariate intercettazioni telefoniche».
Da questi elementi, allora, «emerge chiaramente che tutti gli indagati erano parte di un nucleo associativo familiare fortemente radicato nel territorio romano e ben noto alla popolazione, godevano di una base logistica comune all’interno della quale tenevano le armi e la sostanza stupefacente e nei pressi della quale le varie persone offese erano state convocate da diversi membri dell’associazione, disponevano di una cassa comune, svolgevano la propria attività con metodo fortemente intimidatorio, ponevano in essere condotte di aiuto e di reciproca sostituzione e recuperavano le somme di denaro conseguenti al reato di estorsione o di traffico di sostanze stupefacenti nell’interesse del sodalizio».
I singoli sodali, infine, «ricevevano precise istruzioni criminali dai vertici del clan».