Penale

Il legittimo impedimento del difensore

a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Difensore - Legittimo impedimento - Impegno professionale in altro procedimento - Rinvio udienza - Istanza - Comunicazione tardiva - Rigetto - Diritto di difesa dell'imputato - Lesione - Esclusione.
Presupposto indefettibile del rinvio dell'udienza per la «assoluta impossibilità di comparire per legittimo impedimento», è l'onere a carico del difensore della prova del suo impedimento e delle caratteristiche che lo connotano. A questo si aggiunge l'obbligo della tempestività nella prospettazione dell'impedimento stesso (che ha la sua ratio nell'esigenza di consentire al giudice di individuare, in caso di accoglimento della richiesta, la data della nuova udienza in relazione alle esigenze organizzative del proprio ufficio e a quelle delle parti evitando disagi per le stesse o disfunzioni giudiziarie). Non è pertanto ravvisabile lesione del diritto di difesa dell'imputato, nel caso di rigetto dell'istanza di rinvio presentata tardivamente dal difensore.
• Corte cassazione, sezione I, sentenza 30 agosto 2016 n. 35795

Difensore - Legittimo impedimento - Rinvio del dibattimento - Impegno professionale in altro procedimento - Condizioni - Nomina di un sostituto - Necessità.
In tema di impedimento del difensore, deve essere rigettata la richiesta di rinvio del dibattimento se l'impedimento dedotto non riveste i caratteri di assolutezza richiesti dalla legge. Nel caso specifico dell'impegno professionale del difensore in un diverso procedimento, la dimostrazione dell'assoluta impossibilità a comparire deve essere data nel rispetto delle seguenti condizioni: l'impedimento deve essere prospettato non appena conosciuta la contemporaneità dei diversi impegni e le ragioni che rendono essenziale l'attività difensiva nel diverso processo concomitante devono essere indicate in maniera specifica; inoltre deve essere rappresentata l'assenza nel procedimento di altro co-difensore che possa validamente difendere l'imputato e l'impossibilità di nominare un sostituto ai sensi dell'articolo 102 c.p.p., sia nel processo a cui intende partecipare sia in quello di cui chiede il rinvio.
• Corte cassazione, sezione II, sentenza 25 luglio 2016 n. 31940

Difensore - Legittimo impedimento - Rinvio udienza - Motivi di salute - Attestazione medica - Valutazione - Motivazioni generiche - Esclusione.
Un certificato medico impreciso non giustifica il differimento dell'udienza per legittimo impedimento del difensore, ben potendo il giudice valutare, sulla base di nozioni di comune esperienza, indipendentemente da una verifica medico - fiscale, la sussistenza di un grave e non evitabile rischio di salute. Le ragioni che impediscono al difensore la partecipazione all'udienza debbono infatti essere indicate in maniera adeguatamente precisa e non generica, in modo che il giudice possa valutare la serietà, la gravità e la fondatezza dell'impedimento. Il difensore ha, comunque, l'obbligo di nominare un sostituto ex articolo 102 c.p.p. con eccezione solo dei casi in cui l'impedimento sia non prevedibile.
• Corte cassazione, sezione VI, sentenza 5 febbraio 2016 n. 4888

Difensore - Legittimo impedimento - Rinvio udienza - Astensione collettiva dalle udienze - Configurabilità - Esclusione - Sospensione della prescrizione - Durata.
Non è riconducibile alla ipotesi del legittimo impedimento l'astensione collettiva dalle udienze. Mentre il legittimo impedimento è funzionale al diritto di difesa, l'astensione non costituisce impedimento in senso tecnico, ma è esercizio del diritto di associazione tutelato dall'articolo 18 della Costituzione ed è dunque espressione di un diritto di libertà, con la conseguenza che la richiesta di rinvio dell'udienza per partecipare ad un'astensione collettiva è tutelata dall'ordinamento col diritto a ottenere un differimento, non trovando pertanto neppure applicazione il limite massimo di sessanta giorni di sospensione al corso della prescrizione, previsto all'articolo 159, comma 1, n. 3), cod. pen., che resta invece sospeso per tutto il periodo del differimento.
• Corte cassazione, sezioni unite, sentenza 2 febbraio 2015 n. 4909

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