Rassegne di Giurisprudenza

Il requisito della continenza va valutato nel contesto dialettico ai fini del legittimo esercizio del diritto di critica

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a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Reati contro la persona - Delitti contro l'onore - Diffamazione - Esimente del diritto di critica - Requisito della continenza - Significato e valutazione complessiva.
In tema di diffamazione, il limite della continenza nel diritto di critica è superato in presenza di espressioni che, in quanto gravemente infamanti e inutilmente umilianti, trasmodino in una mera aggressione verbale del soggetto criticato. Pertanto, il contesto nel quale la condotta si colloca può essere valutato ai limitati fini del giudizio di stretta riferibilità delle espressioni potenzialmente diffamatorie al comportamento del soggetto passivo oggetto di critica, ma non può in alcun modo giustificare l'uso di espressioni che si risolvano nella denigrazione della persona in quanto tale. 

Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 9 marzo 2022 n. 8195

Reati contro la persona - Delitti contro l'onore - Diffamazione - In genere - Attacco gratuito alla sfera privata del soggetto criticato - Esimente del diritto di critica - Configurabilità - Esclusione - Fattispecie.
In tema di diffamazione, l'esercizio del diritto di critica, reso legittimo dall'interesse pubblico della notizia e dalla funzione pubblica esercitata dal soggetto criticato, non autorizza l'offesa rivolta alla sfera privata di quest'ultimo mediante l'uso di espressioni che si risolvano nella denigrazione della persona. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato la sentenza che aveva ravvisato la scriminante del diritto di critica nella condotta dell'imputato che, nel commentare sul proprio sito "web" l'attività di una donna architetto in servizio presso una soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, aveva fatto gratuito riferimento a presidi sanitari di ordinario utilizzo femminile, con un chiaro coinvolgimento della persona e della sua sfera intima).

• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 19 marzo 2019 n. 12180

Reati contro la persona - Delitti contro l'onore - Diffamazione - In genere - Diritto di critica - Requisito della continenza - Caratteri - Valutazione complessiva e legata al contesto dialettico - Necessità - Fattispecie.
In tema di diffamazione, nella valutazione del requisito della continenza, necessario ai fini del legittimo esercizio del diritto di critica, si deve tenere conto del complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta e verificare se i toni utilizzati dall'agente, pur se aspri, forti e sferzanti, non siano meramente gratuiti, ma siano, invece, pertinenti al tema in discussione e proporzionati al fatto narrato ed al concetto da esprimere. (Fattispecie relativa alla interrogazione di un consigliere comunale rivolta al Presidente del consiglio comunale).

• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 12 luglio 2018 n. 32027

Reati contro la persona - Delitti contro l'onore - Diffamazione - In genere - Diritto di critica - Requisito della continenza - Individuazione - Fattispecie.
In tema di diffamazione, il requisito della continenza postula una forma espositiva corretta della critica rivolta - e cioè strettamente funzionale alla finalità di disapprovazione e che non trasmodi nella gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione - e non può ritenersi superato per il solo fatto dell'utilizzo di termini che, pur avendo accezioni indubitabilmente offensive, hanno però anche significati di mero giudizio critico negativo di cui deve tenersi conto anche alla luce del complessivo contesto in cui il termine viene utilizzato. (Fattispecie in cui la Suprema Corte ha ritenuto che l'utilizzo del termine "puttaniere" in un contesto familiare, da parte di una donna nei confronti del coniuge dopo che la stessa ne aveva scoperto una convivenza "more uxorio", non esorbiti di per sé dai limiti della critica consentiti, avendo lo stesso una accezione, comune per la lingua italiana, di "donnaiolo, playboy o uomo alla ricerca di avventure passeggere", compatibile con il requisito della continenza).

• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 8 settembre 2016 n. 37397