Penale

Intercettazioni, non viola in sé il diritto di difesa il negato accesso all’algoritmo applicato al server

La Cassazione conferma la legittimità dell’applicazione del software direttamente al server invece che sul singolo dispositivo mobile e la validità delle intercettazioni sui criptotelefonini ottenute all’estero tramite OEI

di Paola Rossi

In tema di intercettazioni di comunicazioni non viola in sé il diritto di difesa - a meno di specifiche allegazioni di segno contrario - il mancato accesso all’algoritmo applicato al server utilizzato per criptare i contenuti scambiati tramite cellulari.

Con la sentenza n. 27879/2025 la Cassazione penale ha affermato che non è dovuta la conoscibilità - per il pieno esercizio del diritto di difesa in contraddittorio – dell’algoritmo che decripta il server attraverso cui avvengono le comunicazioni...