Rassegne di Giurisprudenza

La condotta di abbandono di persone minori o incapaci

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a cura della Redazione Diritto

Reati contro la persona - Delitti contro la vita e l'incolumità individuale - Abbandono di persone minori o incapaci - Elemento soggettivo - Dolo eventuale - Configurabilità.
Il dolo del delitto di abbandono di persone minori o incapaci è generico e può assumere la forma del dolo eventuale quando si accerti che l'agente, pur essendosi rappresentato, come conseguenza del proprio comportamento inerte, la concreta possibilità del verificarsi di uno stato di abbandono del soggetto passivo, in grado di determinare un pericolo anche solo potenziale per la vita e l'incolumità fisica di quest'ultimo, persiste nella sua condotta omissiva, accettando il rischio che l'evento si verifichi.
• Corte di cassazione, sezione 2 penale, sentenza 12 ottobre 2022 n. 38374

Reati contro la persona - Delitti contro la vita e l'incolumità individuale - Abbandono di persone minori o incapaci - Elemento materiale - Abbandono - Nozione - Fattispecie.
Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 591 cod. pen., la condotta di "abbandono" è integrata da qualunque azione od omissione contrastante con il dovere giuridico di cura o di custodia che grava sul soggetto agente e da cui derivi uno stato di pericolo, anche meramente potenziale, per la vita o l'incolumità del soggetto passivo. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto sussistente il reato con riguardo alla condotta del genitore che, dopo aver accoltellato a morte il coniuge all'interno dell'abitazione familiare, si allontanava lasciando, sul luogo del delitto, i figli in tenera età, in balia di sé stessi).
• Corte di cassazione, sezione 1 penale, sentenza 3 gennaio 2022 n. 5

Reati contro la persona - Delitti contro la vita e l'incolumità individuale - Abbandono di persone minori o incapaci - Elemento materiale - Dovere di custodia - Contenuto - Differenza dal dovere di cura - Individuazione - Fattispecie.
In tema di abbandono di persone minori o incapaci, il dovere di custodia implica una relazione tra l'agente e la persona offesa che può sorgere non solo da obblighi giuridici formali, ma anche da una sua spontanea assunzione da parte del soggetto attivo nonché dall'esistenza di una mera situazione di fatto, tale per cui il soggetto passivo sia entrato nella sfera di disponibilità e di controllo dell'agente, in ciò differenziandosi dal dovere di cura, che ha invece unicamente ad oggetto relazioni scaturenti da valide fonti giuridiche formali. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto immune da vizi la sentenza con la quale era stata affermata la responsabilità dell'imputato che aveva lasciato in abbandono la madre incapace, con lui convivente, omettendo di richiedere l'intervento di soggetti esterni in grado di evitare l'insorgere di un pericolo per l'incolumità della donna ed impedendo a chiunque altro l'accesso all'ambiente domestico).
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 12 maggio 2021 n. 18665

Reati contro la persona - Delitti contro la vita e l'incolumità individuale - Omicidio - In genere - Elemento materiale - Abbandono - Nozione - Fattispecie.
L'elemento oggettivo del reato di abbandono di persone minori o incapaci, di cui all'art. 591 cod. pen., è integrato da qualsiasi condotta, attiva od omissiva, contrastante con il dovere giuridico di cura (o di custodia), gravante sul soggetto agente, da cui derivi uno stato di pericolo, anche meramente potenziale, per la vita o l'incolumità del soggetto passivo. (Fattispecie nella quale la Corte ha ritenuto sussistente il reato con riguardo alla condotta del genitore che, recandosi a fare la spesa, aveva lasciato da sola la figlia minore di 23 mesi all'interno della propria automobile, ermeticamente chiusa ed esposta al sole nelle ore più calde della giornata).
• Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 15 giugno 2018 n. 27705