Penale

La “grave inimicizia” tra avvocato e giudice non è causa di ricusazione

Le norme che prevedono e disciplinano le cause di ricusazione sono eccezionali e, come tali, sono da considerarsi di stretta interpretazione

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di Pietro Alessio Palumbo

Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 42454/2023) una grave inimicizia tra difensore e giudice non può essere causa di ricusazione, in quanto l’ipotesi disciplinata dal combinato disposto degli articoli 37, comma 1, lettera a) e 36, comma 1, lett. d) cod. proc. pen., riguarda solo le interrelazioni tra il giudice e le parti private. Discende, quale logico corollario, che l’omessa previsione di una ipotesi di ricusazione del giudice - oltre che nel caso di grave inimicizia tra quest’ultimo ed...