Il datore non può disporre del diritto al riposo del dipendente. L'assegnazione della casa familiare si estende anche a mobili e arredi. Contributi pubblici, l'illecita ritenzione non fa scattare il reato di indebita percezione. Concorsi, il giudice amministrativo può censurare solo sviste rilevabili a "colpo d'occhio". Mutui ipotecari, sì alla class action sulla trasparenza del "tasso minimo". Sono alcuni temi trattati dai giudici nazionali e comunitari in settimana
Il dipendente ha diritto alla fruizione del necessario riposo, che dovrà essere garantito dall'azienda, a prescindere da una richiesta, trattandosi di diritto indisponibile, riconosciuto dalla Carta costituzionale oltre che dall'articolo 5 della direttiva 2003/88/CE, pertanto la mancata fruizione del riposo settimanale è fonte di danno non patrimoniale che deve essere presunto perché "l'interesse del lavoratore leso dall'inadempimento datoriale ha una diretta copertura costituzionale nell'articolo...
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I punti chiave
- L'assegnazione della casa familiare si estende anche a mobili e arredi
- Contributi pubblici, l'illecita ritenzione non fa scattare il reato di indebita percezione
- Concorsi, il giudice amministrativo può censurare solo sviste rilevabili a "colpo d'occhio"
- Mutui ipotecari, sì alla class action sulla trasparenza del "tasso minimo"
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