Il datore non può disporre del diritto al riposo del dipendente. L'assegnazione della casa familiare si estende anche a mobili e arredi. Contributi pubblici, l'illecita ritenzione non fa scattare il reato di indebita percezione. Concorsi, il giudice amministrativo può censurare solo sviste rilevabili a "colpo d'occhio". Mutui ipotecari, sì alla class action sulla trasparenza del "tasso minimo". Sono alcuni temi trattati dai giudici nazionali e comunitari in settimana
Il dipendente ha diritto alla fruizione del necessario riposo, che dovrà essere garantito dall'azienda, a prescindere da una richiesta, trattandosi di diritto indisponibile, riconosciuto dalla Carta costituzionale oltre che dall'articolo 5 della direttiva 2003/88/CE, pertanto la mancata fruizione del riposo settimanale è fonte di danno non patrimoniale che deve essere presunto perché "l'interesse del lavoratore leso dall'inadempimento datoriale ha una diretta copertura costituzionale nell'articolo...
Separazione carriere e l'arduo compito di ricomporre il contrasto tra i poteri
di Giovanni Verde - Professore emerito di diritto di procedura civile presso l'Università Luiss-Guido Carli di Roma