Le fattispecie di furto aggravato ex articolo 625, comma 1, n. 7 del codice penale
Reati contro il patrimonio - Furto - Circostanze aggravanti - Nozione di bene pubblico - Accezione in senso funzionale.
Risponde del reato di furto aggravato dalla circostanza di cui all'articolo 625, c. 1, n. 7), cod. pen., l'operatore ecologico che abbia rubato il carburante destinato ai mezzi di raccolta dei rifiuti, configurandosi il furto di un bene destinato a pubblico servizio. La Corte ha respinto il ricorso fondato sulla esclusione dal novero degli incaricati di un pubblico servizio di coloro che svolgono mansioni di carattere materiale, come nel caso di specie, ribadendo l'irrilevanza della natura pubblica o privata del soggetto esercente ed accogliendo una nozione di bene destinato a pubblico servizio di natura eminentemente funzionale.
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 6 febbraio 2020 n. 5078
Furto - Oggetti lasciati all'interno di autovettura - Aggravante dell'esposizione alla pubblica fede per necessità o consuetudine - Fattispecie.
In tema di furto aggravato ex articolo 625, n. 7, c.p. devono ritenersi esposti alla pubblica fede per necessità o consuetudine gli oggetti lasciati, per comodità di custodia o perché di difficile trasporto per ingombro e peso, in autovetture regolarmente chiuse (nella specie, la Suprema corte ha ravvisato l'aggravante de qua in relazione al furto - tentato o consumato - di borse, fotocamere, scatole contenenti scarpe, certificati, tessere varie e mazzi di chiavi, lasciati all'interno di autovetture parcheggiate lungo la pubblica via).
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 20 settembre 2019 n. 38900
Reati contro il patrimonio - Furto - Acquedotto comunale - Furto aggravato da impossessamento mediante allaccio abusivo.
L'impossessamento abusivo di acqua già convogliata nelle condutture dell'ente gestore, configura il reato di furto aggravato ex articolo 625, n. 7, cod. pen., e non la violazione amministrativa prevista dall'art. 23 del d.lgs. 11 maggio 1999, n. 152, che si riferisce invece alle sole acque pubbliche non ancora convogliate in invasi o cisterne. (Nella specie l'imputato aveva prelevato acqua convogliata nell'acquedotto comunale in misura eccedente il limite quantitativo autorizzato).
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 12 gennaio 2018 n. 1010
Reati contro il patrimonio - Furto - Circostanze aggravanti - Esposizione alla pubblica fede - Autovettura lasciata incustodita sulla pubblica via con sportelli aperti e chiavi nel cruscotto - Sussistenza dell'aggravante. (Cp, articoli 624 e 625, numero 7).
In caso di furto di autovettura lasciata incustodita sulla pubblica via, la circostanza aggravante della esposizione per consuetudine alla pubblica fede, non presupponendo la predisposizione di un qualsiasi mezzo di difesa avverso eventuali azioni criminose, sussiste anche se l'autovettura sia stata lasciata con gli sportelli aperti e le chiavi inserite nel cruscotto.
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 20 giugno 2017 n. 30730
Reati contro il patrimonio - Furto - Circostanze aggravanti - Cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici - Furto commesso all'interno di una banca - Insussistenza della circostanza aggravante prevista dall'articolo 625 n. 7 cod. pen. - Nozione di pubblico ufficio.
In caso di furto commesso all'interno di una banca deve escludersi la sussistenza della circostanza aggravante prevista dall'articolo 625 n. 7 cod. pen. atteso che, ai fini della qualificazione di un ufficio come "pubblico", rileva esclusivamente la sua destinazione allo svolgimento di una funzione di pubblico interesse o di pubblica utilità perseguita, direttamente o indirettamente, dallo Stato o da altro ente pubblico. (In motivazione la Corte di cassazione ha escluso che la banca possa considerarsi quale stabilimento pubblico, trattandosi di un ente privato che esercita un'attività commerciale destinata alla produzione di un servizio).
• Corte di cassazione, sezione V, sentenza 31 marzo 2016 n. 13067
Reati contro il patrimonio - Delitti - Furto - Circostanze aggravanti - Cose destinate a pubblico servizio, utilità, difesa o reverenza - Furto di somme di denaro dai locali delle "poste italiane" - Circostanza aggravante di cui all'articolo 625, comma primo, n. 7 cod. pen. - Ragioni.
Integra il reato di furto aggravato (articoli 624 e 625, comma primo, n. 7 cod. pen.) l'impossessamento di somme di denaro sottratte dai locali delle "Poste italiane", attualmente costituenti S.p.A., in quanto il servizio postale ha conservato natura pubblicistica, in ragione dell'interesse squisitamente pubblico che continua a perseguire, con la conseguenza che i locali nei quali detto servizio si svolge assumono la qualifica di ufficio o stabilimento pubblico, nei termini intesi dall'articolo 625, comma primo, n. 7 cod. pen., precisamente in vista della loro destinazione, concernente attività di indiscutibile interesse pubblico.
• Corte di cassazione, sezione IV, sentenza 31 ottobre 2011 n. 39257