Comunitario e Internazionale

Le priorità di vigilanza della CSSF per la finanza sostenibile

Il 22 marzo 2024 la CSSF ha pubblicato un comunicato delineando le priorità di vigilanza in materia di finanza sostenibile

Big data analytics and business intelligence, business analytics concept with chart and graph icons on a digital screen interface with key performance indicators financial market report.

di Giuseppe Bellavia

Per ribadire la centralità delle tematiche di sostenibilità, La Commission de Surveillance du Secteur Financier (“CSSF”) ha definito, in un recente comunicato, le priorità istituzionali nei vari ambiti di sua competenza, tra cui gli istituti di credito, i gestori patrimoniali, le società di investimento e gli emittenti.

Gestori patrimoniali

La CSSF continua a monitorare l’adesione dei gestori di fondi di investimento (IFM) al regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), al regolamento delegato (UE) 2022/1288 della Commissione per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione (SFDR RTS) e al regolamento (UE) 2020/852 relativo all’istituzione di un quadro normativo che favorisca gli investimenti sostenibili ( regolamento sulla tassonomia ).

La CSSF procede in continuità che le disposizioni del Supervisory Briefing dell’ESMA sui rischi e le informative sulla sostenibilità.

Tali priorità comprendono:

• Garantire che i presidi organizzativi e di governance dei gestori incorporino i rischi di sostenibilità.

• Valutare e verificare la conformità all’SFDR nelle informative precontrattuali e periodiche; la coerenza di tali informative con la documentazione del fondo e il materiale di marketing; nonché la corrispondenza delle informazioni riportate sul sito web del prodotto.

• Confermare che le partecipazioni in portafoglio del fondo riflettano accuratamente il nome, gli obiettivi di investimento, le strategie e le caratteristiche mostrate nella documentazione agli investitori.

A seguitodell’azione di vigilanza comune (CSA) avviata dall’ESMA il 6 luglio 2023 sull’integrazione dei rischi e dell’informativa sulla sostenibilità nel settore della gestione patrimoniale, la CSSF ha deciso un approccio progressivo per affrontare i rischi di greenwashing, la cui prima fase ha visto la luce nell’agosto 2023. Nel 1° trimestre 2024 è prevista una seconda fase attiva incentrata sull’integrazione dei rischi e dei fattori di sostenibilità negli assetti organizzativi dei gestori di fondi (sia UCITS che AIFM) e sull’informativa circa la trasparenza di prodotto.

Inoltre, l’Autorità fa riferimento alla dichiarazione pubblica dell’ESMA del 14 dicembre 2023 relativa alla denominazione dei fondi di investimento, che innoverà la nomenclatura per gli interessati all’apposizione di termini ESG o relativi alla sostenibilità.

Imprese di investimento

Le priorità di vigilanza della CSSF comprendono:

• Revisione dei requisiti di trasparenza e informativa in allineamento agli obblighi introdotti dal SFDR.

• Un approccio graduale alla supervisione dei rischi ESG.

• Adesione alle norme MiFID in materia di sostenibilità, parallelamente agli standard per gli istituti di credito.

Emittenti

La CSSF sottolinea:

• L’importanza delle considerazioni climatiche e ambientali nei bilanci IFRS e nelle dichiarazioni non finanziarie.

• Preparazione alla transizione dalla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario (NFRD) alla direttiva sulla comunicazione societaria sulla sostenibilità (CSRD), sulla base della gap-analysis introdotta il 2 febbraio 2024.

In aggiunta alle priorità della CSSF in materia di finanza sostenibile, il comunicato enfatizza il ruolo internazionale, supportando le Autorità europee di vigilanza (ESA) e gli organismi internazionali come ilComitato di Basilea per la vigilanza bancaria (BCBS), l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), l’International Sustainability Standards Board (ISSB) e ilNetwork for Greening the Financial System (NGFS).

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©