Penale

Linee guida Carta di Noto, anche se non puntualmente adottate resta valida la testimonianza del minore

Infatti, si tratta di metodiche che mirano a scongiurare la vittimizzazione secondaria delle parti offese ritenute più deboli

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di Paola Rossi

La mancata video registrazione dell’esame psico- diagnostico somministrato al minore con il quale lo psicologo raccoglie la sua testimonianza in relazione al reato di cui è supposto essere stato vittima non inficia in toto le risultanze dello specialista sulla veridicità del racconto ricevuto. L’adulto accusato di violenza e atti sessuali con soggetto minor non può contrastare la propria condanna asserendo che sono state violate le metodiche con cui la Carta di Noto impone di procedere all’escussione delle piccole vittime e affermare l’inutilizzabilità della prova raccolta per mancanza di certezza del narrato.

Nel caso concreto il nonno accusato di aver abusato in plurimi episodi della nipotina – all’epoca dei fatti cinquenne – sosteneva l’illegittimità della prova testimoniale della parte offesa sia per la violazione della nota Carta che tutela l’ascolto dei minori sia perché riteneva che la deposizione della madre avesse dimostrato una sua attività mirata a tirare fuori le parole di bocca dalla figlia ritenuta vittima di plurimi reati.

La Corte respinge il ricorso in toto.Infatti, come spiega la sentenza n. 43225/2023 della Corte di cassazione penale, la Carta di Noto detta delle linee guida che non sono recepite nel nostro ordinamento statale come obblighi bensì come strumento atto in primis a tutelare le giovani vittime di reati dalla cosiddetta vittimizzazione secondaria. Quindi anche la registrazione dell’esame svolto dallo psicologo al fine di ottenere il racconto il più completo e genuino possibile non è posta a pena di invalidità della testimonianza raccolta, ma è prassi consigliata proprio per garanzia delle parti offese oltre che logicamente per evitare generici e infondati rilievi difensivi dell’imputato.

Non sono quindi un obbligo di legge e di conseguente validità della prova raccolta le linee guida dettate dalla Carta di Noto. Ma nel caso in cui non vengano seguite - come precisa la Cassazione penale - sorge, invece, un dovere del giudice di argomentare sulla genuinità della prova tenendo conto e dando rilievo a come si è in realtà proceduto all’acquisizione della testimonianza.

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