Lo studio legale Freshfields Bruckhaus Deringer
Per la prima volta il Manifesto per la Parità di Genere lanciato da Winning Women Institute con Danone Italia, verrà applicato anche all’estero grazie all’adesione di Freshfields Bruckhaus Deringer Ad oggi sono 31 le sottoscrizioni raccolte in soli 4 mesi
Lo Studio legale Freshfields Bruckhaus Deringer è lieto di annunciare di aver aderito al Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana lanciato da Winning Women Institute e di cui Danone Italia è la prima firmataria. Nel percorso a supporto della genitorialità, infatti, Freshfields Bruckhaus Deringer è stata ispirata da Danone Italia, che dal 2011 ha implementato Policy innovative a supporto della cura con risultati straordinari da un punto di vista economico e sociale.
Non solo, dopo poco più di 4 mesi dalla presentazione del “Manifesto per la Parità di Genere nella filiera italiana” lanciato a Milano, lo scorso 6 febbraio, sono 31 le sottoscrizioni: suddivise tra 16 aziende, 11 sostenitori (associazioni e università) e 4 ambasciatori. Oggi, con la firma del Manifesto, Freshfields Bruckhaus Deringer si impegna a fare un passo in più applicando il Manifesto sia in Italia sia a livello di acquisti centralizzati a livello globale: “Consapevoli del lavoro che ancora c’è da fare rispetto alla parità di genere e all’inclusione, vogliamo coinvolgere in questo percorso i nostri fornitori – commenta Luca Capone, partner dello Studio – convinti che tutte le realtà debbano in modo congiunto e coerente impegnarsi a realizzare la parità di genere all’interno delle loro organizzazioni.”
“Per il Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana ho accolto con entusiasmo l’invito di Winning Women Institute di mettere l’esperienza di Danone Italia a beneficio di tutte le realtà aziendali. Con Freshfields Bruckhaus Deringer il percorso è partito tempo fa, e oggi sono orgogliosa testimone della firma di Luca Capone ed Ermelinda Spinelli come rappresentanti dello Studio Legale. Abbiamo dati che ci dimostrano che la Parità di Genere rappresenta una leva di competitività per noi. Siamo convinti che lo è o lo sarà anche per la nostra filiera, oltre ad avere un impatto su indicatori sociali come l’occupazione e la crescita manageriale femminile e la natalità che ci stanno a cuore” – afferma Sonia Malaspina Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone Italia e Grecia, autrice del libro “Il Congedo Originale” nonché Presidente del Comitato Scientifico di Winning Women Institute.
LE NOVITA’ INTRODOTTE DAL MANIFESTO PER LA PARITA’ DI GENERE
In Italia, solo 52% delle donne lavora contro una media europea del 67%, e sono manager solo il 28,7% delle lavoratrici rispetto al 34% dell’Europa. Il Manifesto che nasce dal dialogo sociale in Danone ha alla base la Certificazione per la Parità di Genere UNI Pdr 125/2022 introdotta nell’ordinamento italiano nel maggio 2022 che, rappresentando un valido strumento per attuare una governance impegnata nella realizzazione della parità, permette alle aziende di essere il motore del cambiamento per la propria filiera. L’Accordo introdotto in Danone, e che ha poi ispirato il Manifesto per la parità di Genere - lanciato da Winning Women Institute - prevede che in sede di gara organizzata dalla società per l’acquisto di beni e servizi venga valutata l’adozione da parte del fornitore, di politiche tese al raggiungimento della parità di genere, comprovata dal possesso della Certificazione. Ciò apre l’accesso a una premialità nella valutazione complessiva di gara (che in Danone va dal 5% al 10%). L’obiettivo è di generare un virtuosismo a cascata che, partendo dall’azienda che indice la gara, possa coinvolgere tutti i fornitori, convinti che si tratti di una vera e propria leva di competitività per le imprese, ma anche di un sistema per stimolare la condivisione di valori comuni.