Penale

Misure cautelari: non serve la prova piena del reato ma la sussitenza di gravi indizi di colpevolezza

La Cassazione ha evidenziato la differenza con il processo civile in cui gli indizi devono essere gravi, precisi e concordanti

di Giampaolo Piagnerelli

L'adozione della misura cautelare personale si basa su un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine al compimento del reato. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 14560/21.

Con provvedimento del 28 settembre 2020 il tribunale di Napoli, respingendo l'istanza di riesame proposta nell'interesse dell'imputato ha confermato l'ordinanza con cui il gip di Napoli-Nord aveva applicato al ricorrente la misura della custodia in carcere, ravvisando a suo carico gravi indizi di colpevolezza per il delitto di tentata rapina aggravata in concorso ai danni del distributore di benzina presso Giugliano in Campania. L'imputato, infatti, era stato identificato perché girandosi per guardarsi alle spalle, gli si era sfilato il cappuccio della tuta per qualche secondo. L'imputato denuncia con l'appello di legittimità l'eccessiva labilità e genericità del riconoscimento e della ricostruzione dei fatti. I Supremi giudici ricordano, però, che il ricorso con il quale si deduca la insussistenza di gravi indizi di colpevolezza è ammissibile soltanto se con esso venga denunciata la violazione di specifiche norme di legge, ovvero si deduca la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento. La Corte precisa, inoltre, che nella fase cautelare si richiede non già la prova piena del reato contestato ma solo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza.

Pertanto ai fini dell'adozione di una misura cautelare è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati addebitatigli e gli indizi non devono essere valutati secondo gli stessi criteri richiesti per il giudizio di merito ex articolo 192, cpp comma 2. La Cassazione ha puntualizzato, infine, l'importante principio di diritto secondo cui i necessari "gravi indizi di colpevolezza" corrispondono agli "indizi" per individuare il reo e il reato e per questo non devono necessariamente essere come in sede civile gravi, precisi e concordanti.

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