Niente appropriazione indebita se c'è diritto di ritenzione sui beni dell'ex
Chi si appropria degli arredi, mobili e suppellettili detenuti all’interno dell’appartamento di proprietà dell’ex coniuge, trasferendoli presso la propria abitazione, commette il reato di appropriazione indebita, se c’è la consapevolezza da parte sua di conseguire un ingiusto profitto. Non c’è reato, invece, se chi ha sottratto tali beni è creditore nei confronti dell’ex coniuge per lavori di miglioramento in casa: c’è esercizio del diritto di ritenzione.
Corte d’appello di Palermo - Sezione IV penale - Sentenza 18 giugno 2015 n. 2349
La sentenza della Corte d'appello di Palermo