Penale

Non scatta il reato se il dehor è circondato con plastica invece del vetro richiesto dal comune

Il pvc - hanno chiarito i Supremi giudici - è anche molto meno pericoloso in caso di un'eventuale rottura

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di Giampaolo Piagnerelli

Il gestore di una caffetteria che ponga attorno al dehor (spazio esterno al bar) pannelli in plexiglas - invece del vetro - non è penalmente imputabile in quanto non viene compromesso il decoro urbano e soprattutto non è minata la sicurezza pubblica. Lo precisa la Cassazione con la sentenza n. 35804/21.

L'inosservanza del Regolamento edilizio. Al ricorrente, nella qualità di legale rappresentante di una srl, titolare di una caffetteria in Liguria era stata contestata l'inosservanza del Regolamento edilizio comunale nella parte in cui lo stesso imputato, titolare di autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico con tavoli, sedie e una pedana di legno, aveva installato o comunque ripristinato, pannelli di materiale plastico trasparente in un cosiddetto dehor di tipo chiuso laddove il regolamento edilizio comunale prevedeva che detti elementi fossero realizzati esclusivamente in vetro. Si legge nella sentenza che quanto all'utilizzo del vetro ovvero di pannelli in pvc non è facile scorgere il pregiudizio "all'interesse protetto, vuoi che quest'ultimo sia individuato nella tutela del potere di disciplina dell'attività edilizia, vuoi che esso si collochi nell'ambito della tutela del regolare, sicuro e ordinato sviluppo urbanistico dell'ente territoriale". I Supremi giudici hanno precisato che l'uso esclusivo del vetro nulla aggiunge al decoro urbano e ancor meno al corretto sviluppo edilizio, semmai accrescendo l'impressione di non facile reversibilità di una struttura destinata a fruire dello spazio pubblico (peraltro aumentando i pericoli per la pubblica incolumità, in ipotesi di rottura della struttura).

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