Pec: se i documenti per costituirsi superano i mega disponibili si procede con diversi invii
Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n. 2657
Quando la costituzione nel processo di opposizione allo stato passivo avvenga tramite Pec e se il documento ecceda – come nel caso di specie - i 30 mega occorre effettuare numerosi invii. Questi ultimi devono essere coevi cioè uno deve seguire l'altro. Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n. 2657/21.
La vicenda. Diversi ricorrenti hanno impugnato il decreto del Tribunale di Palermo che ha respinto la loro opposizione allo stato passivo. Il tribunale ha eccepito l'inammissibilità per tardività della produzione documentale depositata con modalità telematiche nell'inosservanza del termine di cui all'articolo 99, comma 2, n. 4 della legge fallimentare. I ricorrenti, invece, hanno eccepito di aver presentato tempestivamente ricorso nel merito. Tuttavia si legge nella sentenza che il deposito si intende tempestivamente eseguito quando la ricevuta di avvenuta consegna è generata entro la fine del giorno di scadenza e si applicano le disposizioni ex articolo 155, comma 4 e 5 ,del cpc. Quando il messaggio di posta elettronica certificata ecceda la dimensione massima (30 mega nel caso) stabilita nelle specifiche tecniche del responsabile per i sistemi informativi automatizzati del ministero della giustizia, il deposito degli atti o dei documenti può essere eseguito mediante l'invio di più messaggi di posta elettronica certificata. Il deposito si ritiene tempestivo quando è eseguito entro la fine del giorno di scadenza. Per concludere l'invio – si legge nella sentenza – deve essere coevo ossia strettamente consecutivo rispetto ad altro invio.
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