Penale

Reati contro l’incolumità pubblica: l’elemento soggettivo del delitto di strage

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a cura della Redazione di Plus Plus24 Diritto

Reati contro l’incolumità pubblica - Strage - Elemento soggettivo - Dolo - Oggetto - Prova.
Nel reato di strage il dolo consiste nella coscienza e volontà di porre in essere atti idonei a determinare pericolo per la vita e l’integrità fisica della collettività mediante violenza, con la possibilità che dal fatto derivi la morte di una o più persone, al fine di cagionare la morte di un numero indeterminato di persone, e deve essere desunto dalla natura del mezzo usato e da tutte le modalità dell’azione.
• Corte di cassazione, sezione I, sentenza 29 ottobre 2015 n. 43681

Reati contro l’incolumità pubblica - Strage - Differenza con il delitto d’omicidio plurimo.
Nel reato di strage il dolo consiste nella coscienza e volontà di porre in essere atti idonei a determinare pericolo per la vita e l’integrità fisica della collettività mediante violenza, con la possibilità che dal fatto derivi la morte di una o più persone, al fine di cagionare la morte di un numero indeterminato di persone, e va desunto dalla natura del mezzo usato e da tutte le modalità dell’azione. Ne deriva che, al fine di stabilire se l’uccisione di più soggetti integri il delitto di strage ovvero quello d’omicidio volontario plurimo, l’indagine deve essere globale, con particolare riguardo ai mezzi usati, alle modalità esecutive del reato e alle circostanze ambientali che lo caratterizzano.
• Corte di cassazione, sezione I, sentenza 18 novembre 2008 n. 42990

Reati contro l’incolumità pubblica - Strage - Dolo specifico - Necessità - Dolo eventuale - Inammissibilità.
Ai fini della configurabilità del delitto di strage, il fine di uccidere - integrante il dolo specifico del reato - non può mai essere surrogato da forme degradate come quella del dolo eventuale. Ne consegue che la morte di una o più persone deve sempre rappresentare lo scopo specificamente perseguito dall’agente e non un evento che il soggetto, nel volerne un altro meno grave, si sia rappresentato come probabile o possibile conseguenza della propria determinazione, agendo anche a costo di provocarlo.
• Corte di cassazione, sezione I, sentenza 23 aprile 1990 n. 5914

Reati contro l’incolumità pubblica - Strage - Dolo specifico - Necessità - Sufficienza del dolo eventuale – Esclusione.
Affinché si configuri il delitto di strage ex articolo 422 del codice penale, il fine di uccidere, proprio perché integra il dolo specifico del reato, non può essere mai surrogabile con forme gradate quali il dolo eventuale.
• Corte di cassazione, sezione I, sentenza 15 novembre 1988 n. 11074

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