Responsabilità da prodotto difettoso se la torta in vendita è scaduta
La vendita di un prodotto alimentare scaduto comporta per il venditore l'affermazione di una responsabilità da prodotto difettoso che, avendo natura presunta, prescinde dall'accertamento di colpevolezza e comporta il risarcimento del danno nei confronti di chiunque abbia subito una lesione a causa del consumo del prodotto, a prescindere da chi sia stato l'effettivo acquirente. Questo è quanto emerge dalla sentenza del Tribunale di La Spezia 3/2019.
Il caso - Sfortunato protagonista della vicenda è un uomo che, dopo una cena di famiglia, subiva una grave intossicazione alimentare, provocata dal consumo di una torta al cioccolato acquistata per l'occasione dal genero presso un supermercato e riportante sulla confezione una data di scadenza di molto antecedente rispetto alla data di acquisto. Dopo l'indigestione l'uomo citava in giudizio la catena di supermercati per ottenere un risarcimento del danno, ottenendo dal Giudice di pace un ristoro di poco più di mille euro. La società convenuta appellava però la sentenza sostenendo che la torta non era stata acquistata dal soggetto danneggiato e che, ad ogni modo, non vi era la piena prova del nesso di causalità tra il consumo della torta scaduta e i danni subiti da colui che l'aveva mangiata.
La decisione - Il Tribunale investito della questione conferma il verdetto, precisando il quadro giuridico entro cui ricondurre l'accaduto. Ebbene, il giudice ritiene che la fattispecie rientri in tema di responsabilità da prodotto difettoso, la quale ha natura presunta, in quanto prescinde dall'accertamento della colpevolezza del produttore, ovvero del fornitore nel caso di specie. Tale responsabilità «consegue alla mera "utilizzazione" del prodotto difettoso da parte della vittima» con la conseguenza che «legittimati a far valere la pretesa risarcitoria in forza di tale disciplina risultano tutti i soggetti che si sono trovati esposti, anche in maniera occasionale, al rischio derivante dal prodotto», a nulla rilevando, quindi, chi sia stato l'effettivo acquirente.
Ciò posto, prosegue il Tribunale, in materia di responsabilità da prodotto difettoso il danneggiato ha l'onere di provare il collegamento causale tra il difetto del prodotto e il danno subito; circostanza che risulta dimostrata dalla consulenza tecnica espletata, per la quale, in assenza di fattori causali alternativi, è probabile che l'indigestione sia stata causata proprio dal consumo dell'alimento scaduto. E tanto basta per legittimare il risarcimento.
Tribunale di La Spezia - Sezione civile - Sentenza 4 gennaio 2019 n. 3