Penale

Ricettazione di assegni: l'attenuante non fa scattare automaticamente la tenuità del fatto

Nella fattispecie non poteva ritenersi che fosse esiguo il pericolo derivante dalla condotta in relazione ai pregiudizi connessi all'utilizzo dell'assegno ricettato e alle ricadute sulla sicurezza della circolazione dei titoli di credito

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di Giampaolo Piagnerelli

Il riconoscimento di ricettazione attenuata non è detto che faccia scattare automaticamente la particolare tenuità del fatto. Lo precisa la Cassazione con la sentenza n. 18350/22. Nella fattispecie si era verificata una ricezione di un assegno da un carnet smarrito con la somma di 780 euro. La Corte d'appello di Trento ha riconosciuto all'imputato solo l'ipotesi attenuata dell'articolo 648, comma 2 del cp e non il più favorevole regime della tenuità del fatto.

Il ricorso in Cassazione
Contro la sentenza l'imputato ha proposto ricorso in Cassazione rilevando la contraddittorietà della decisone di appello che, pur riconoscendo l'ipotesi attenuata ex articolo 648, comma 2, cp per la non rilevante gravità del fatto, aveva escluso l'applicabilità della causa di non punibilità ex articolo 131-bis cp, ipotizzando un "serio pregiudizio" per la persona offesa derivante dall'utilizzo dell'assegno di provenienza delittuosa, solo casualmente bloccato dall'intervento dell'istituto di credito. Secondo il reo però i giudici non avevano considerato la vicenda in esame con riguardo alle modalità dell'azione, alla personalità dell'imputato e al valore del bene ricettato.
La Cassazione ha puntualizzato che deve essere escluso ogni automatismo discendente dal ricorrere dell'ipotesi di reato attenuato, nel senso che la qualificazione del reato di ricettazione in termini di particolare tenuità non implica necessariamente il ricorso della causa di non punibilità. In conclusione i Supremi giudici hanno richiamato quanto affermato dai giudici di secondo grado secondo cui - a fronte del riconoscimento dell'ipotesi attenuata - non poteva ritenersi che fosse esiguo il pericolo derivante dalla condotta in relazione ai pregiudizi connessi all'utilizzo dell'assegno ricettato e alle ricadute sulla sicurezza della circolazione dei titoli di credito.

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