Le due pronunce in commento si impongono all'attenzione del lettore perché affrontano e risolvono due questioni rilevantissime sotto i profili tanto teorico, quanto - soprattutto, essendo assai frequenti nella prassi dei rapporti bancari - pratico-applicativo. In particolare chiariscono: le condizioni di validità del "mutuo solutorio", definendone esattamente i contorni e specificandone le differenze rispetto alle figure simili; gli elementi necessari per riconoscere l'efficacia esecutiva ai contratti bancari di mutuo conclusi con le forme dell'atto pubblico o della scrittura privata e che prevedano la contestuale costituzione della somma mutuata in deposito o pegno irregolari
Le due pronunce in commento si impongono all'attenzione del lettore perché affrontano e risolvono due questioni rilevantissime sotto i profili tanto teorico, quanto - soprattutto, essendo assai frequenti nella prassi dei rapporti bancari - pratico-applicativo.
In particolare, con le due sentenze in esame le Sezioni Unite chiariscono:
- da un lato, le condizioni di validità del "mutuo solutorio", definendone esattamente i contorni e specificandone le differenze rispetto alle figure simili, ma distinte...
L'inutile strumento del "taglia leggi" e la ipertrofia della regolazione
di Marcello Clarich Professore ordinario di diritto amministrativo presso La Sapienza Università di Roma