Sotto il limite dei dieci metri dal fiume scatta l'inedificabilità assoluta
La violazione della distanza minima dal corso d'acqua anche solo dello scavo iniziale determina un vincolo assoluto di inedificabilità. Lo hanno precisato le sezioni unite della Cassazione con l'ordinanza n. 31022 depositata il 27 novembre. Oggetto del contendere era un progetto di ristrutturazione di un edificio lungo l'Adige per il quale il genio civile aveva negato l'autorizzazione per uno scavo sull'argine del fiume a una distanza inferiore del limite dei dieci metri previsto dall'articolo 96 del regio decreto 523/1904. La società impegnata nella ristrutturazione contestava la mancata autorizzazione sostenendo che la disciplina urbanistica del comune di Verona fosse la sola disciplina rilevante. Una tesi respinta dai giudici perché «la norma locale, avente finalità meramente urbanistiche, non poteva derogare la disciplina statale». E sull'articolo 96 del Rd 523/1904 hanno precisato che «l'accertata violazione della distanza dei metri dieci, seppur riferita al solo "scavo", conseguiva un vincolo di inedificabilità assoluta».
Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza 27 novembre 2019 n. 31022